La Good News di oggi è davvero importante e non poteva certo passare inosservata. Finalmente è stata approvata la prima legge nazionale sull’autismo. L’intento è di promuovere inclusione sociale, omogeneità di diagnosi e terapia nei confronti delle persone affette da disturbi dello spettro autistico. È stato previsto l’inserimento della malattia nei livelli essenziali di assistenza e l’aggiornamento triennale delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, oltre a maggior impegno nella ricerca sul tema.
La prima legge nazionale sull’autismo
L’autismo è una patologia poco conosciuta ma che colpisce un bambino su 88. Così afferma il Centers for Disease Control and Prevention, organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America. Con un tasso di incremento cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni viene considerata una quasi-epidemia. Dovuta spesso, secondo recenti studi, a fattori genetici e ambientali.
Il testo delle “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie“, approvato il 5 agosto 2015 con 296 voti a favore e 6 contrari, in terza lettura e in sede deliberante dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, è una legge quadro che conta 6 articoli.
Prevede, come già accennato, l’aggiornamento triennale delle Linee di indirizzo per il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza estendendole non solo alla vita del bambino e ragazzo autistico ma anche all’adulto.
Mira ad un miglioramento delle condizioni di vita attraverso un maggior inserimento nella vita sociale e lavorativa.
Inoltre prevede che l’autismo sia inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza. Questo per garantire diagnosi precoce e cure individualizzate in modo omogeneo in tutte le Regioni. Senza più le difformità che caratterizzano oggi il trattamento di queste persone.
Infine il testo impegna il ministero della Salute a promuovere ricerca di tipo biologico e genetico. Ovvero sulle cause dell’autismo ma anche di tipo riabilitativo e sociale.
Si attende solo che il ministero della Salute sblocchi dal Fondo Sanitario Nazionale risorse ad hoc per i disturbi dello spettro autistico.
La legge nazionale sull’autismo rappresenta una sfida per ottenere un salto di qualità e tutelare ancor più i bambini e gli adulti che ne sono affetti.
Finalmente una spinta al cambiamento culturale che guarda alla persona e non solo al disturbo.
(A cura di Claudia Cimato)