Roma, 15 Maggio 2013
Le affidavano i bambini ma lei li intossicava somministrandogli atropina per poi portarli in ospedale e, fingendosi medico, dava consigli per salvargli la vita. Tabata Paceca, 34 anni di Alatri, è la baby sitter condannata a quattro anni e due mesi di reclusione dal tribunale di Roma con l’accusa di lesioni gravissime. In particolare somministrava la sostanza ai bambini mettendoli in pericolo per poi portarli al pronto soccorso e fingendosi medico diceva di aver indovinato la diagnosi.
Baby sitter condannata a quattro anni e due mesi per somministrazione di atropina ai bambini
A determinare il comportamento della baby sitter, secondo quando emerso dalle indagini, sembra sia stata la frustrazione per non essere riuscita negli studi di biologia. Al termine dell’inchiesta la donna fu rinviata a giudizio anche per tentativo di omicidio. Un’accusa che però i giudici della X sezione penale del tribunale di Roma hanno ritenuta infondata.
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