Pochi giorni fa ho avuto la possibilità di leggere questa testimonianza e anche se la mia idea per la #GoodNews di questa settimana era un’altra non ho potuto resistere perché dal racconto di questo insegnante emergono alcuni temi che mi stanno molto a cuore. Infatti questo insegnante, americano trasferitosi in Finlandia, ci regala un quadro eccezionale sulle buone pratiche del sistema scolastico finlandese.
Quando un insegnante americano si trasferisce in Finlandia: Le buone pratiche del sistema scolastico finlandese
E’ davvero una buona notizia che esistano sistemi scolastici come quello descritto. Capaci di offrirci la possibilità di grandi spunti di riflessione ma che ci danno anche la testimonianza di come una scuola a misura di persona (insegnante o alunno che sia) possa esistere e possa dare ottimi risultati.
Tre sono gli aspetti che Tim Walker mette in risalto:
1) Il rispetto dei tempi di attenzione del bambino
Nelle scuole finlandesi è prassi comune offrire frequenti pause durante l’orario scolastico. Con il risultato, come racconta Tim Walker, che “gli studenti [fossero] più freschi quando tornavano in classe dopo questi intervalli brevi ma frequenti. Gli intervalli aiutano i bambini a tenere il ritmo.”
Questo è importante per permettere ai bambini di seguire la lezione in modo proficuo, di ottenere buoni risultati e di mettere a frutto le proprie capacità.
2) L’importanza per gli insegnanti di potersi concedere delle pause e di stabilire relazioni fra colleghi
Tutte le professioni basate su una relazione di cura o di presa in carico (e l’insegnamento è una di queste!) sono ad alto rischio perché per loro natura richiedono un alto investimento emotivo da parte degli operatori. Potersi prendere delle pause, istaurare relazioni con i colleghi, poter condividere preoccupazioni e successi è per gli insegnanti una buona possibilità di decomprimere e di affrontare il proprio lavoro con maggior serenità ed entusiasmo.
3) Incentivare l’autonomia degli studenti
Maria Montessori diceva:
Queste parole rivelano l’intimo bisogno del bambino ‘Aiutami a fare da solo’.
Per i bambini è importante sperimentare di essere capaci di essere autonomi. Questo permette loro di sentirsi competenti e permette loro di sviluppare una buona autostima. Il ruolo dell’insegnante o dell’educatore dovrebbe essere quello di creare le condizioni perché i bambini possano sperimentare questa loro capacità.
Questa è una scuola che mostra rispetto per le persone che studiano e lavorano al suo interno.
Un altro aspetto importante di questa testimonianza, secondo me, è la possibilità di cambiare punto di vista.
Tim Walker è l’esempio di come sia importante poter conoscere nuove realtà e apprendere un modo diverso di fare il proprio lavoro. Questo gli ha permesso di mettersi in discussione per approdare ad un nuovo metodo di insegnamento, di prendere “consapevolezza rispetto ai diversi modi in cui si può organizzare la giornata scolastica, quali sono i giusti ritmi da seguire per ottenere migliori risultati in termini di benessere e di apprendimento.”
Se solo gli insegnanti si mettono in discussione per cambiare punto di vista e acquisire consapevolezza…
Questa è davvero una buona notizia!
(A cura di Camilla Mucè)