Nella Good News di oggi voglio parlarti di una meravigliosa iniziativa della ASL di Napoli. Il Vittoria diventa un cinema per bambini autistici appoggiando un progetto pilota sviluppato dal Nucleo Operativo di Neuropsichiatria Infantile. Progetto focalizzato sulla necessità di proporre a livello territoriale dei percorsi di “adattabilità” ambientale per migliorare la qualità di vita dei bambini e degli adolescenti affetti da Autismo o da Disturbo Pervasivo dello Sviluppo.
L’inclusione sociale delle varie diversità
Negli ultimi anni si è assistito ad un costante e continuo miglioramento dei comportamenti “problema” dei bambini autistici. Questo grazie a tecniche abilitative più innovative ed alternative per comunicare con loro. Come l’uso di immagini o gli ausili informatici. Ma soprattutto l’inizio di una nuova cultura dell’inclusione delle varie diversità in cui le persone “normali” accolgono quelle “diverse” rispettandole innanzitutto, cercando di comprenderle ed aiutandole a costruire i loro percorsi di vita. Si è costruita una rete territoriale tra Asl, famiglie, scuole e comunità per la condivisione dei progetti terapeutico-abilitativi e dei “progetti di vita”.
L’obiettivo del progetto
L’obbiettivo del progetto è promuovere l’inclusione sociale effettiva nel contesto ambientale di appartenenza dei minori con Autismo. Il loro pieno godimento dei diritti di cittadinanza ed il sostegno alle loro famiglie.
La lotta allo stigma e al pregiudizio può così diventare un traguardo raggiungibile. Come? Attraverso “azioni positive” di coinvolgimento. Di conseguenza può essere assunta come un obiettivo etico da parte della Comunità che accetta di modificarsi essa stessa al fine di rendersi vivibile da parte di tutti i suoi componenti. Il lavoro con le famiglie rappresenta uno dei punti centrali nel processo di inclusione.
Si creano momenti di incontro sia liberi che strutturati con i familiari al di là degli specifici momenti clinici. Il tutto per favorire la loro partecipazione attiva alla definizione dei programmi di cura, lo scambio delle esperienze personali, il possibile sostegno reciproco, la rottura dell’isolamento, il lavoro sulla riduzione del carico anche emozionale, il coinvolgimento attivo delle istituzioni locali.
I percorsi abilitativi sperimentali nei quartieri di Vomero e Arenella
Sono state coinvolte direttamente in progetti e percorsi abilitativi sperimentali alcuni locali e botteghe dei quartieri Vomero e Arenella. È stata anche realizzata una segnaletica ad hoc in alcuni luoghi pubblici del quartiere Vomero, verificando quanto una modifica semplice dell’ambiente lo renda effettivamente inclusivo.
Spesso le persone con disabilità, soprattutto bambini, per riconoscere i luoghi hanno bisogno di riferimenti visivi e di indicazioni chiare su come muoversi e fruirne.
Questo programma di inclusione-integrazione ha un respiro globale, ma, realisticamente, non può prescindere dal contesto territoriale in cui la persona, bambino, adolescente ed adulto si trova a vivere. Dall’autismo non si guarisce ma un intervento precoce, globale e rispettoso della persona e delle sue specificità fa la differenza e permette notevoli miglioramenti clinici. Oltre un innalzamento del livello di qualità della vita di chi ne è affetto, del suo nucleo familiare e degli altri suoi sistemi di appartenenza.
Il Vittoria diventa un cinema per bambini autistici
Il cinema Vittoria ha aderito a questo importante progetto mettendo a disposizione la sua struttura per una serie di proiezioni di film dedicati all’infanzia, utilizzando degli accorgimenti che vadano incontro all’esigenze di bambini ed adolescenti affetti da Autismo o da Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (luci non totalmente spente, volume più basso e libertà di movimento in sala) esigenze nate dai riscontri scientifici e dalle segnalazioni dei genitori.
Venerdì 24 Settembre 2015 diversi ragazzi affetti da autismo hanno potuto partecipare alla proiezione del film Disney-Pixar “Inside Out“.
E’ stato un successo sia per la pellicola che è davvero splendida sia per i giovani partecipanti che hanno potuto assistervi in un luogo organizzato e pensato appositamente per le loro esigenze.
(A cura di Claudia Cimato)