Civitavecchia (RM), 4 Giugno 2014
Un insospettabile dirigente 61enne, capo scout della capitale è stato arrestato in flagranza di reato a Civitavecchia mentre stava cercando di adescare una ragazzina minorenne. Secondo le ricostruzioni dei fatti l’uomo da anni approfittava del proprio ruolo per molestare giovani ragazze indifese. Il capo scout si trova in carcere dopo la convalida dell’arresto con l’accusa di aver compiuto molestie sessuali ai danni di ragazze minorenni.
Il caso del capo scout arrestato per molestie sessuali su minori
Le indagini sono scattate alcuni mesi fa quando una delle ragazze che frequentavano il gruppo scout del distinto dirigente si è recata dalla polizia per raccontare le molestie subite che non riusciva più a tacere. La ragazza, oggi ventenne, ha raccontato che le molestie erano iniziate sette anni prima quando, ancora piccolissima, non riusciva a ribellarsi alle attenzioni morbose dell’uomo. Il suo incubo è finalmente terminato quando ha trovato la forza di lasciare gli scout e confidarsi con i propri genitori. La ragazza che ha dato il via alle indagini ha dovuto ricorrere all’aiuto di una psicoterapeuta che l’aiutasse a superare i brutti ricordi e le cicatrici trasparenti ma indelebili lasciate dai sette anni di molestie.
Dalla prima denuncia sono poi seguite approfondite indagini coordinate dal sostituto procuratore di Civitavecchia, Alessandra d’Amore, che hanno richiesto l’ausilio di telecamere nascoste.
Le immagini delle telecamere nascoste
Le riprese delle telecamere nascoste hanno permesso alla Polizia di confermare i sospetti iniziali facendo seguire l’arresto.
I video hanno mostrato l’uomo, fino a quel momento stimato e rispettato da tutti i conoscenti, avvicinarsi ad una ragazzina di 13 anni e provare a molestarla nel suo ufficio.
Nel corso delle indagini gli agenti della polizia, diretti da Lorenza Ripamonti, sono riusciti a risalire anche ad una seconda vittima che a quanto pare avrebbe subito le attenzioni del capo scout dagli otto ai dodici anni. I controlli però non sono destinati a fermarsi qui. Infatti gli agenti della polizia stanno cercando di risalire ai numerosissimi frequentatori dell’Associazione Scout per interrogarli e scoprire eventualmente altre vittime più o meno recenti.
La vicenda in breve
- 4 Giugno 2014. Il dirigente capo scout è stato arrestato in flagranza di reato mentre cercava di adescare una minorenne davanti al suo ufficio.
- 25 Giugno 2014. Rigettata la richiesta degli arresti domiciliari. Il gip Giovanni Giorgianni ha respinto la richiesta dell’avvocato difensore del dirigente capo scout ritenendo insufficienti i motivi esposti per consentirgli di lasciare il carcere di Borgata Aurelia.
- Gennaio 2016. Sentenza di Primo Grado. Il dirigente capo scout arrestato per abusi sessuali su minori è stato condannato a 9 anni e 8 mesi di carcere per pedofilia dal Tribunale di Civitavecchia.
- Settembre 2017. La Corte di Appello ribalta la sentenza del Gennaio 2016. Il capo scout è stato assolto perché il fatto non sussiste per altri due episodi portati a giudizio e perché il fatto non costituisce reato nel caso che portò all’arresto dell’uomo.