Terni, 9 Luglio 2013
Anziani picchiati e umiliati, minacciati e isolati in una casa di riposo di Terni in zona Santa Maria Maddalena. Emerge da un’indagine della Guardia di Finanza durata oltre tre mesi. Quattro arresti e struttura messa sotto sequestro.
Tutta la vicenda sul caso degli anziani picchiati e umiliati in una casa di riposo di Terni
Le indagini partono nell’aprile del 2013 con pedinamenti e identificazioni. Proseguono anche grazie alla denuncia di alcune persone che lavorano nella struttura e decidono di non tacere di fronte agli episodi a cui hanno assistito. Percosse, umiliazioni e solitudine per gli anziani ospiti abbandonati per ore in un angolo senza compagnia né assistenza.
Picchiati e umiliati: schiaffi, morsi e oggetti addosso
“Alcuni operatori, compresa la cuoca, percuotevano gli ospiti con schiaffi, strattoni e morsi, procurandogli lesioni. In altri casi – affermano le fiamme gialle coordinate dal comandante Amedeo Farruggio – gli tiravano i capelli o gli gettavano in faccia cuscini, tovaglioli e l’acqua contenuta nelle brocche e nei bicchieri”. “Altre volte per insultarli gli facevano il ‘gesto dell’ombrello’ e altri segni osceni, toccandosi le parti intime. Li deridevano minacciandoli di colpirli con scarpe o altri oggetti, infine li lasciavano per ore ‘parcheggiati’ in un angolo, senza alcuna compagnia, per zittirli. In altri casi erano sottoposti ad una sorta di supplizio cinese: ogni minuto una botta in testa, magari leggera, ma ripetuta decine di volte per un’ora, un’ora e mezzo, senza motivo. E non mancava chi, come il gestore di fatto della struttura, impartiva istruzioni di chiudere a chiave nelle loro stanze gli ospiti con particolari problematiche comportamentali“.
Violazioni delle norme igieniche
In un’occasione pare che una malata di Alzheimer lasciata sola a se stessa sia scivolata sul pavimento rompendosi un femore. Fra le violazioni contestate, oltre alle norme più basilari di umana decenza e igiene, sono state trovate mancanze sulle norme igienico-sanitarie del cibo e sulla vigilanza.
Quattro arresti
La struttura, che opera in regime di convenzione con la Asl, viene subito posta sotto sequestro. Nei confronti del gestore, 73 anni, scattano gli arresti domiciliari. Così come per un’infermiera, una cuoca e un’operatrice sanitaria di età comprese fra i 38 e i 60 anni. Il provvedimento è emesso dal gip Pierluigi Panariello su richiesta del pm Elisabetta Massini.
Le misure cautelari
Altri due operatori sanitari della casa di riposo sono poi colpiti dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone ricoverate e del divieto di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con le stesse persone e con i loro stretti congiunti. La struttura che ospita circa 20 anziani e circa 15 addetti al servizio, è sotto sequestro preventivo, con l’affidamento della custodia e della gestione all’Ausl Umbria 2.
Il direttore dell’Asl 2: Nomineremo un responsabile
Sandro Fratini, direttore generale della Asl2, dichiara: “Il giudice ha disposto che fossimo noi a gestire questa fase e il nostro personale è già sul posto, per le verifiche tecniche, logistiche e organizzative”. Verrà “immediatamente nominato un responsabile del settore medico e uno del settore paramedico che con l’ausilio del personale non interessato dai provvedimenti della magistratura, provvederà a far sì che il servizio prosegua”.
Dieci persone a processo
Nel settembre 2018 il Gup di Terni stabilisce i rinvii a giudizio. Dieci persone andranno a processo dal marzo 2019.
Prima udienza
Nella prima udienza di processo del 14 Marzo 2019 a causa del legittimo impedimento da parte di uno dei legali difensori degli imputati c’è stato subito un rinvio. Numerose le parti civili rappresentate. Per la maggior parte dai familiari degli anziani alcuni dei quali ormai deceduti.
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