Vicchio (FI), 31 Dicembre 1978
Rodolfo Fiesoli, classe 1941, è un nome che la Toscana non potrà mai dimenticare. Si sarebbe fatto chiamare “il Profeta”, abusando dei ragazzini difficili che avrebbe dovuto guidare e proteggere dal mondo. Fiesoli era a capo della comunità de Il Forteto, nel comune di Vicchio, nel Mugello, in provincia di Firenze.
Sono 112 i teste che hanno parlato e parleranno nelle udienze. Deposizioni crude e sconvolgenti. Un processo che punta il dito sulle colpevoli omissioni della giustizia e sulle dolenti manchevolezze dei servizi sociali pubblici. Oltre che sulla inspiegabile benevolenza di una certa parte politica, culturale e giudiziaria che ha concesso per decenni a un uomo già condannato in passato a 2 anni di reclusione per atti di libidine violenti, corruzione di minorenne e maltrattamenti.
Il criterio usato dai giudici nel Processo è stato di ammettere le testimonianze di chi ha vissuto dentro la vicenda Il Forteto, sia come minore affidato dal tribunale alla comunità guidata da Fiesoli, sia come dipendente.
Tutta la vicenda sul caso della comunità Il Forteto
(A cura di Benedetta Maffia)
1977
Viene fondata la cooperativa Il Forteto.
1978
Gabriele Chelazzi, sostituto procuratore antimafia morto nel 2003 nel corso delle sue indagini, scoperchia il marcio degli abusi al Forteto. Carlo Casini magistrato inquirente. Ha inizio la vicenda Forteto.
30 novembre 1978
Fiesoli viene arrestato.
1 giugno del 1979
Fiesoli viene scarcerato. Il tribunale dei minorenni, allora guidato da Giampaolo Meucci, gli affida un bambino down.
1985
Fiesoli e un cofondatore, Luigi Goffredi, vengono condannati per maltrattamenti e atti di libidine. Fiesoli viene invece assolto dall’accusa di atti osceni in luogo pubblico per le sue esibizioni di genitali. Ma non perché non li avesse commessi, confermò la Cassazione, ma perché era avvenuto in un luogo privato. Il Forteto.
2000
La Corte europea per i diritti dell’uomo condanna Fiesoli e Goffredi a pagare 200 milioni come risarcimento dei danni morali. Per trattamenti giudicati non conformi alla Convenzione di salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, subiti dai due figli di una coppia di emigrati in Belgio. Ma gli affidi continuarono.
2002
L’eurodeputata di An Cristina Muscardini presenta un’interrogazione alla Commissione. Chiede “l’allontanamento immediato di tutti i minori presenti nella struttura e la cancellazione de Il Forteto quale centro di riferimento per la commissione per l’infanzia”. La Commissione si dichiara non competente.
Dal 2009
Il Tribunale di Firenze, dopo la vicenda Forteto, non ha più affidato nessun minore alla comunità.
20 dicembre del 2011
Fiesoli viene arrestato per presunti atti di pedofilia e zoofilia commessi all’interno della cooperativa agricola. Contro di lui, che negli anni ’80 era stato condannato a 2 anni per atti di libidine e maltrattamenti, ci sarebbero sette denunce e una ventina di testimonianze.
17 gennaio 2013
Dopo 23 sedute in cui ha ascoltato 53 testimoni, la commissione d’inchiesta sugli abusi sessuali, psicologici, affettivi che, per decenni, avrebbero avuto per teatro la florida cooperativa agricola del Mugello (15 milioni di fatturato l’anno)- presidente Stefano Mugnai (Pd), vicepresidente Paolo Bambagioni (Pdl), Maria Luisa Chincarini (Centro Democratico), Dario Loci (Gruppo Misto), Monica Sgherri (Sinistra e Verdi) – ha indicato nel Fiesoli il guru, l’anima del Forteto.
La commissione scrive:
“Ecco un elenco dei personaggi che, a vario titolo, e con differenti modalità, passano dal Forteto: Edoardo Bruno, Piero Fassino, Vittoria Franco, Francesca Chiavacci, Susanna Camusso, Rosi Bindi, Livia Turco, Antonio Di Pietro, Tina Anselmi, Claudio Martini, Riccardo Nencini, Paolo Cocchi, Michele Gesualdi (Presidente Provincia di Firenze), Stefano Tagliaferri (Presidente Comunità Montana del Mugello), Alessandro Bolognesi (Sindaco di Vicchio), Livio Zoli (Sindaco di San Godenzo e Londa), Rolando Mensi (Sindaco di Barberino di Mugello)”. E poi presidenti del Tribunale per i minori: Francesco Scarcella, Piero Tony, Gianfranco Casciano. Secondo la testimonianza di Fabrizio Braschi, ex sindaco di Calenzano, l’orco sarebbe Rodolfo Fiesoli.
17 maggio 2013
Il racconto-denuncia di un ragazzo affidato al Forteto a 14 anni per raggiungere la sorella, consegnato alla commissione d’inchiesta della regione Toscana e ai magistrati di Firenze:
“Fiesoli ti faceva sentire unico al mondo. Poi ho scoperto che aveva rapporti con tutti. E ci dissero che era la terapia”.
2 ottobre 2013
Udienza nell’aula 2 del palagiustizia di Novoli.
20 ottobre 2013
Riappare, grazie ad una mano anonima, il fascicolo del primo processo a carico di Rodolfo Fiesoli, quello per cui — con sentenza definitiva datata 1985 — il Profeta veniva dichiarato colpevole di svariati reati. Anche di natura sessuale e per questo condannato a due anni di reclusione. C’era la sentenza ma non gli atti del processo e dell’istruttoria dibattimentale.
“Fiesoli aveva una particolare fissazione di carattere sessuale. E’ successo due o tre volte che nel corso delle riunioni egli si sia tirato giù i pantaloni e le mutande, prendendosi in mano il membro e mostrandolo, secondo lui doveva essere un gesto disinibitorio”. E’ scritto nel verbale della procura di Firenze datato 6 dicembre 1978. Presente agli atti di quell’antico processo, nel quale fu interrogata una coppia di Prato che parla dell’esperienza al Forteto.
18 dicembre 2013
Il collegio della seconda sezione penale del tribunale di Firenze ha deciso la lista dei testimoni da sentire nel processo tagliando molti di quelli proposti dalle parti. Tra i nomi di possibili testi proposti ma non ammessi dai togati c’erano anche personaggi pubblici come Massimo D’Alema, Rosy Bindi e Bruno Vespa (per presunte pressioni subite per non far trasmettere una puntata di Porta a Porta dedicata al Forteto nel 2002, che poi invece andò in onda). Oltre a magistrati, politici locali, saggisti, psicologi, assistenti sociali.
10 gennaio 2014
“Si faceva chiamare il Profeta, spesso la sera ci leggeva il Vangelo, sempre gli stessi brani, ma non ci ha mai consentito di andare a messa e diceva che la Madonna era una prostituta” mentre la vera “ossessione di Rodolfo Fiesoli è che si doveva diventare tutti omosessuali, i maschi erano ‘finocchi’, le ragazze lesbiche, perché noi eravamo i puri di Dio e fuori dalla comunità c’era un mondo di m…. Teneva separati maschi e femmine“.
Queste le testimonianze, che, fra le lacrime, sono state rese da Sergio Pietracito. Scappato dalla comunità nel 1990.
“Fiesoli – ha raccontato il teste rispondendo alle domande dei pm Ornella Galeotti e Giuliano Giambartolomei – aveva rapporti sessuali con ragazzi. Anche io fui, in un periodo, tra i quattro prediletti che dormivano in camera con lui. Ci diceva ‘Voi siete i puri, porterete il Verbo’ tra gli uomini. Non parlavamo di questo fra noi, perche’ il Profeta ci diceva che erano segreti da tener per noi e che gli altri all’esterno della comunita’ non potevano capire”.
5 marzo 2014
“Da bambina credevo, e lo credevano tutti, che Rodolfo Fiesoli, il ‘profeta’, avesse il potere di leggere nella mente degli altri, lo temevamo anche per questo al Forteto”, poi “entrata nell’adolescenza, arrivarono dagli adulti del Forteto le pressioni sulla sua vita sessuale“. Così, scrive l’Ansa, una teste al processo sulla comunità del Forteto. “Io – ha raccontato – sono stata spesso in punizione perché secondo lui avrei dovuto spiegare agli adulti le mie fantasie sessuali, anche se non le avevo”.
7 marzo 2014
Un nuovo fascicolo con l’ipotesi di truffa su finanziamenti pubblici per attività che gli inquirenti sospettano non siano state poi effettuate è stato aperto dalla procura di Firenze nei confronti dei responsabili della comunità Il Forteto. La Gdf ha acquisito documenti e computer. Le erogazioni sarebbero quelle della Regione Toscana per convegni e attività formative tra il 2002 ed il 2008.
Aggiornamenti stampa sul caso de Il Forteto
Per approfondire ulteriormente il caso ti consigliamo di leggere il nostro file pdf con gli aggiornamenti stampa de Il Forteto che abbiamo raccolto.
Ulteriori sviluppi sulla vicenda puoi trovarli leggendo l’articolo nell’enciclopedia libera.