Da sempre La Via dei Colori sostiene la validità della Pet Therapy presente ormai in molti Paesi quale ausilio delle terapie tradizionali. E’ risaputo che contribuisce ad abbassare i livelli di ansia e di stress, riduce problematiche legate all’umore, aiuta a regolarizzare il battito cardiaco, ad abbassare pressione e glicemia e migliora i livelli di endorfine. Ebbene, alla Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Roma arrivano i cani robot. Un semplice gioco oppure un valido aiuto in appoggio alla tradizionale pet-therapy? A quanto pare si tratta della seconda tra le due ipotesi. Infatti negli USA già da diversi anni si stanno effettuando studi universitari a proposito della validità dell’appoggio di cani robot nella pet therapy in case di riposo o ospedali. Oggi questa tecnologia sta sbarcando anche nel bel paese.
La Pet Therapy diventa 2.0 con i cani robot
Negli ultimi anni si sono introdotti con successo animali nei reparti di pediatria dei principali poli pediatrici italiani ed è universalmente noto il valore aggiunto che queste terapie possono offrire ai pazienti grandi e piccoli. Dopo il progetto di aprire le corsie agli amici a 4 zampe nell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze oggi ecco una nuova iniziativa che potrebbe segnare un ulteriore passo in avanti.
Da qualche mese al Fatebenefratelli di Roma tra i giochi coni quali i bambini si possono intrattenere, sono presenti anche tre piccoli cani robot. Dono dell’azienda che li commercializza in Italia questi “giocattoli” hanno però una marcia in più. Sono dotati di una forma di intelligenza artificiale che permette loro di rispondere a basilari comandi vocali ma anche di apprendere attraverso l’interazione arricchendo così la gamma di comportamenti in modo simile ad un vero cane. Inoltre hanno dei sensori che permettono un’interazione tattile.
Al Fatebenefratelli esiste già da tempo uno spazio dedicato alla Pet Therapy dove i bambini ricoverati possono ricevere la visita degli amici a quattro zampe ma purtroppo esistono dei limiti. Non è possibile frequentare questo spazio ai bambini con gravi allergie. Inoltre un animale non può entrare in determinate aree come ad esempio la sala prelievi. Ecco, questi limiti potrebbero essere abbattuti proprio dal robo-dog che si dimostra utile, dicono le testimonianze del personale sanitario, a distrarre i bambini in momenti critici come quello del prelievo.
Così in questa struttura si è pensato di effettuare un vero e proprio studio per valutare quanto e come un cane robot può essere impiegato a livello terapeutico.
Ci auguriamo che questa Good News possa diventare un esempio virtuoso anche per altre strutture dove i piccoli pazienti potranno giovare di questi nuovi amici tecnologici.
(A cura di Silvia Bruciamonti)