Per le Good News di oggi voglio parlarti del progetto E-Care: la scuola che si prende cura. Un progetto molto ambizioso che si pone come obbiettivo quello di creare una scuola in grado di prendersi cura dei suoi studenti e non solo di insegnare loro materie ed educazione.
I tre principi fondamentali alla base del progetto E-Care
- Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali della persona;
- Questo diritto deve trovare una sua realizzazione concreta anche per coloro che si trovano in particolari condizioni di salute, tali da non poter frequentare le normali attività scolastiche;
- La possibilità di proseguire il proprio percorso formativo rientra tra i fattori che possono aiutare un percorso di cura e riabilitazione.
Da queste convinzioni nasce E-Care: la tua classe ovunque. La scuola che si prende cura. La lezione si svolge in un ambiente virtuale.
Fautori di questo progetto sono la Fondazione Mondo Digitale, il Comune di Roma, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Intel Corporation Italia.
Il progetto E-Care aiuterà i ragazzi lungo-degenti
Il progetto si rivolge ai ragazzi costretti a casa o in ospedale per malattie a lunga degenza che in questo modo possono continuare a frequentare regolarmente le lezioni e ad essere “presenti in classe” grazie ad una vera aula virtuale. Un sistema portatile di videoconferenza con software didattico dedicato e una lavagna interattiva.
Il progetto prevede che allo studente lungodegente, a casa o in ospedale, venga fornito un notebook. Un secondo notebook viene consegnato alla scuola. In questo modo lo studente è in grado di “frequentare” la scuola e mantenersi in contatto con i propri compagni.
Un’aula virtuale dentro casa o in ospedale
Il software di “aula virtuale” consente allo studente di vedere con la webcam i compagni ed i professori, interagire con loro al microfono o tramite la chat, assistere alle lezioni, alzare la mano per chiedere la parola, scrivere “col gesso” alla lavagna, rispondere alle domande se interrogato e inviare i compiti svolti. Ma anche scaricare in un secondo momento le lezioni che il docente ha registrato per lui. Così lo studente si sente a tutti gli effetti in classe.
I benefici del progetto si distribuiscono su tutti gli attori coinvolti. La scuola e la famiglia che si sentono sostenute, i docenti che continuano a lavorare con tutta la classe e lo studente che continua ad essere presente.
Fino ad oggi sono stati coinvolti nel progetto undici studenti fra i 6 e i 20 anni. Tutti in cura all’Ospedale Bambino Gesù. Questi undici studenti provengono da sei scuole primarie, tre secondarie inferiori e tre secondarie superiori.
Questo progetto ha ricevuto nel 2007 dalla Croce Rossa Italiana il “Diploma di Benemerenza”. Riconoscimento per “progetti e iniziative volte a migliorare la qualità della vita”.
(A cura di Camilla Mucè)