La Good News di oggi ci porta ancora negli USA dove uno studio ha dimostrato che i bambini autistici possono imparare le competenze sociali dai compagni di classe. Insieme agli studi che tentano di svelare cause genetiche e neurobiologiche e a renderne più veloce la diagnosi, ve ne sono altri tesi a valutare scientificamente l’impatto di speciali programmi educativi da attuare nelle scuole. Si è dimostrato che i bambini affetti da autismo posso essere aiutati a comunicare con gli altri grazie all’aiuto dei compagni di classe.
I bambini autistici possono imparare dai compagni di classe
La ricerca è stata effettuata da un gruppo di psicologi dell’Università del Kansas e dell’Università di Washington. Finanziata dal Ministero della pubblica Istruzione e pubblicata di recente sul Journal of Autism and Experimental Disorders.
Lo studio è durato 4 anni ed ha coinvolto 95 bambini affetti da disturbi dello spettro autistico. Frequentanti tutti la scuola materna o elementare e suddivisi in due gruppi. I bambini autistici appartenenti al primo gruppo sono stati affiancati da due o tre compagni di classe che, sotto la supervisione di insegnanti e logopedisti, si sono impegnati a insegnare loro competenze sociali e comunicative. Un secondo gruppo di 36 bambini autistici è stato invece inserito in una classe tradizionale ed è stato considerato come gruppo di controllo.
Il trasferimento di competenze sociali e di comunicazione agli alunni autistici con la mediazione dei loro coetanei si chiama Peer Mediated Intervention (Intervento mediato da coetanei) e sino ad oggi la sua efficacia è stata riportata soltanto per singoli casi. Questo metodo ha 4 punti essenziali:
- Lezioni per insegnare agli addetti ai lavori come trasferire le competenze comunicative;
- Indicazioni scritte per i bambini autistici e i loro coetanei;
- Training per i compagni di classe dei bimbi autistici;
- Rimandi positivi per tutti i bambini coinvolti quando vengono raggiunti gli obiettivi.
Gli insegnanti hanno osservato che i bambini autistici coinvolti nel programma speciale hanno migliorato nettamente le loro competenze sociali ed il loro comportamento. Sia in classe che durante il pasto e la ricreazione con effetti durati anche oltre la fine del programma educativo.
Per la prima volta si sono avuti risultati decisamente notevoli su un ampio gruppo di bambini. Decisamente un bell’esempio che potrebbe essere importato anche in Italia.
(A cura di Claudia Cimato)