Follonica (GR), 13 Novembre 2018
Questa volta i protagonisti della storia sono posizionati al contrario. A Follonica, in provincia di Grosseto, una maestra denuncia una mamma per diffamazione. E’ stata accusata di aver dato degli schiaffi, poi risultati inesistenti, e l’insegnante ha così agito per diffamazione.
Il caso della maestra che denuncia una mamma per diffamazione
I fatti risalgono al Novembre 2016. Un bambino torna dall’asilo e racconta alla mamma che la maestra ha dato uno schiaffo ad una sua compagna. La bambina era stata punita per aver risposto male alla maestra. Il bambino racconta anche di essere stato minacciato dall’insegnante: “Stai zitto e non dire niente a nessuno altrimenti te ne do altrettante“.
Il padre della bambina protagonista del racconto
La mamma si rivolge agli altri genitori della classe riferendo le parole del figlio. Il padre della bambina protagonista del racconto chiede alla figlia se sia vero. La piccola nega. La mattina dopo il papà si reca a scuola e nota un buon rapporto tra la maestra e la bambina.
La maestra denuncia la mamma
Le voci sulla vicenda si diffondono a Follonica ed inevitabilmente arrivano alla maestra che decide di querelare la madre per diffamazione. In quei giorni la provincia è stata travolta dal caso di maltrattamenti all’asilo nido Albero Azzurro e secondo l’insegnante la sua reputazione sarà maggiormente danneggiata.
L’accordo davanti al giudice di pace
Come racconta il Tirreno le due parti si ritrovano in Tribunale due anni dopo davanti al giudice di pace che chiede di trovare un accordo. La mamma, rappresentata dall’Avvocato Leonardo Latini, si difende dicendo di aver riferito il racconto del figlio ad una sola persona. L’Avv. Domenico Fiorani, difensore della maestra, insiste sul reato di diffamazione dunque l’accordo è possibile solo se il buon nome della donna, ormai in pensione, viene ristabilito. Non si sa come sia andata a finire la vicenda ma sicuramente tutto questo ci fa riflettere.
Cosa fare quando si sospetta un maltrattamento
Questa storia mostra quanto sia importante sapere cosa, e come, fare quando si sospetta un maltrattamento infrastrutturale. Anzitutto è importante sapere come rivolgersi al bambino. No alle domande suggestive o insistenti, cerchiamo di lasciare il piccolo libero di raccontare senza condizionamenti. Poi evitiamo di divulgare questo sospetto sul web o ad altre persone correndo il rischio di incorrere nel reato di diffamazione, come in questo caso di Follonica, o comunque di rendere impossibili o inefficaci le nostre future azioni.
Rivolgiti a un esperto
La prima cosa da fare quando si sospetta un maltrattamento è rivolgersi a un esperto. Un professionista (medico, avvocato, psicologo) esperto in maltrattamenti infantili può aiutarti a interpretare i fatti e gli eventuali sintomi del bambino. La miglior cosa sarebbe rivolgersi ad un esperto specializzato in maltrattamenti che avvengono nelle scuole o nelle strutture educative e di cura e che già in precedenza abbia avuto a che fare con casi analoghi.
La Via dei Colori offre orientamento, consulenza e accoglienza psicologica di primo livello al Numero Verde 800-98.48.71. Grazie al team multidisciplinare di professionisti specializzati in maltrattamenti nelle scuole o nelle strutture in genere, accompagna le famiglie che affrontano un sospetto o un maltrattamento accertato da ogni punto di vista, da quello legale a quello medico, da quello peritale a quello psicologico.