In questo nuovo articolo della rubrica M Come Maestra la nostra cara e preziosa ospite è la maestra Elena. Insegnante presso una scuola primaria della provincia di Milano che ama il suo lavoro ma soprattutto ama i suoi piccoli alunni. Ci racconta del primo giorno di scuola. Un primo giorno di scuola particolare perché è quello di mamma e papà. Maestra Elena ci “dedica” questo articolo che pare una lettera aperta a tutti. Tutti NOI, mamme, papà, insegnanti e bambini perché crede fermamente (cito le sue parole) che “genitori e docenti, insieme, sono una forza, che vada convogliata verso un obiettivo comune: la crescita armoniosa e serena dei nostri bambini“.
La lettera della maestra Elena
“Lunedì mattina. Primo giorno di scuola.
Le colleghe ed io abbiamo organizzato questo incontro nei minimi dettagli: siamo pronte ad accogliere i nostri piccoli nuovi alunni e desideriamo che la giornata di oggi sia per loro un ricordo speciale.
Il portone si spalanca. Ecco i bimbi entrare a scuola.
L’atmosfera è quella di un grande evento: capelli in ordine, grembiulini profumati, zaini nuovi e manine strette strette a quelle di mamma e papà.
L’emozione si respira forte, nell’aria. I vostri cuccioli, un po’ disorientati, osservano tutto con curiosità, tra qualche lacrima.
E voi…
Ecco, cari genitori, prima di tuffarmi nella sorprendente quotidianità che ogni giorno mi regalano i bambini, questo pensiero, oggi, è dedicato a voi in questo primo giorno di scuola.
Osservo con tenerezza i sorrisi rassicuranti che rivolgete ai vostri figli e colgo alcuni sguardi apprensivi, talvolta un po’ malinconici.
Mi sembra quasi di sentire, a distanza, il battito del vostro cuore. Quella gioia mista a timore, per un “ometto” che si prepara ad affrontare un’avventura importante come l’ingresso nella scuola.
Avverto forte una sorta di empatia: riesco quasi a percepire i pensieri che affollano le vostre menti.
“Il mio bambino come vivrà questa esperienza? Sarà pronto a sostenere i nuovi ritmi? Sarà abbastanza autonomo? Si comporterà bene? Avrà delle brave maestre?”
Già, perché lì,nel grande atrio colorato, un po’ emozionate, ci siamo anche noi insegnanti. Mi domando quali pensieri, quante aspettative diverse, quanti dubbi e quante speranze siano rinchiuse nel concetto di “brava maestra” e mi chiedo se riuscirò ad essere all’altezza di questa definizione. E’ un lavoro così delicato, il nostro…
E poi, purtroppo, lo so.
So bene che a tutto il carico dei vostri naturali, sani e comprensibili timori, talvolta si affianchi, serpeggiante, l’inquietudine per certe terribili notizie di cronaca: fatti che mai e poi mai dovrebbero accadere nelle scuole e di cui, come categoria chiamata in causa, mi vergogno profondamente.
…“E se capitasse a mio figlio?”
Proprio a questo punto, cari mamme e papà, desidero con forza affermare il mio pensiero.
So di non avere potere sulla follia di qualcuno ma vorrei trovare il modo per rassicurarvi.
Sono convinta che, nell’universo degli insegnanti, la stragrande maggioranza sia quella seria e motivata che compie il proprio lavoro con responsabilità ed entusiasmo orgogliosa del compito che le è stato affidato.
Quella che, dal profondo del cuore, coltiva il valore del rispetto e disprezza la violenza, in qualunque forma si presenti;
Quella che studia, si aggiorna e non si stanca di sperimentare strategie nuove per aiutare gli alunni ad apprendere con motivazione e facilità;
Quella che trasforma le caramelle in medicine magiche per far passare la malinconia; che porta da casa fogli, matite e colori, quando a scuola il materiale scarseggia.
Quella che ama il proprio lavoro e conduce le lezioni facendo il mimo, l’ imitatore, l’attore… Quella schiera di professionisti che, da nord a sud, ogni giorno incoraggia e invita i bimbi a crescere, trasmettendo – in primo luogo attraverso l’esempio- l’importanza della cultura, dell’amicizia, dell’educazione, della vita.
A tutte le mamme e ai papà, e a tutti gli insegnanti…
A tutte le mamme e ai papà, e a tutti gli insegnanti chiedo dunque di provare a stringere un grande patto di alleanza, perché genitori e docenti , insieme, sono una forza. Convogliamola verso un obiettivo comune: la crescita armoniosa e serena dei “nostri” bambini. Affinché la fiducia reciproca sia il messaggio che possa trasparire chiaramente dagli occhi di insegnanti, genitori ed alunni.
Dal primo, fino all’ultimo giorno di scuola.“
(A cura di Rossella Legnaro)