PESARO 30 Settembre 2013
La maestra che strattona i bambini (suoi allievi) con il vizio di chiuderli anche in una stanza e lasciarli in punizione fuori al freddo ha subito l’udienza davanti al tribunale di Pesaro e ad otto genitori costituitisi contro di lei come parte civile. I racconti dei bambini parlano addirittura di punizioni inflitte con bastoni, schiaffi e umiliazioni di vario genere. Il tutto risalirebbe alla seconda metà del 2009 e i fatti si sarebbero svolti presso l’asilo Glicine di Pantano (PU). Presente in aula anche un’ispettrice del ministero. La maestra M.D.B. pur essendo imputata per maltrattamenti e violenza a danni di piccoli bambini è attualmente impiegata in una scuola di Roma.
La vicenda della maestra che strattona i bambini all’asilo Glicine di Pantano
I fatti
28 Ottobre 2010
Un’insegnante, M.D.B. pesarese di 42 anni, originaria di Potenza è stata denunciata per maltrattamenti verso i bambini della scuola materna statale Il Glicine di Pantano. I Genitori la accusano di avere maltrattato e lasciato soli i bambini impedendogli addirittura di alzarsi dai loro lettini.
I Genitori accusano la maestra di aver messo i loro figli in castigo all’aperto e di aver loro impedito di alzarsi dai lettini una volta svegliatisi dal riposino. La accusano inoltre di aver strattonato i bambini ed aver loro riservato trattamenti assolutamente non consoni. Tutto questo nel periodo compreso tra l’ottobre ed il novembre del 2009 nella scuola materna statale di Pesaro in cui insegnava. La docente 42enne è quindi adesso indagata per maltrattamenti nei confronti dei suoi piccoli allievi e rischia diversi anni di carcere.
La maestra che strattona i bambini non è stata sospesa ma trasferita
Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe durante un’indagine tanto delicata l’insegnante in questione NON è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conferme o smentite all’accusa. Ma, a seguito della denuncia presentata da alcune delle famiglie, è stata solo trasferita in un’altra scuola lontano da Pesaro.
In questi giorni si sta decidendo, all’atto dei fatti, se archiviare il tutto o rinviare al processo la maestra pesarese. Ieri infatti sembra essersi chiusa la prima fase investigativa relativa all’ «incidente probatorio» dinanzi al GIP. Sono state infatti depositate due perizie da parte della psicologa Monia Vagni dell’Università di Urbino. Ovvero la CTU incaricata di valutare per conto del Tribunale se i bambini di tre anni coinvolti nei fatti sono in grado di rilasciare testimonianze attendibili.
In questa prima verifica solo quattro bimbi sono stati ritenuti in grado di ricordare e riportare alcuni dei particolari relativi a quello che hanno visto e vissuto all’interno della struttura. In seconda istanza il Giudice ha conferito incarico alla stessa Dott.sa Vagni di valutare il comportamento tenuto dai bambini durante le osservazioni. Probabilmente per stabilire l’effettivo danno causatogli dai comportamenti dell’insegnante. A questo punto sta al P.M. valutare se ci siano gli estremi per richiedere il rinvio a giudizio dell’insegnante o se invece si debba archiviare il procedimento.
Le denunce
Le denunce provenienti dalle famiglie che per prime hanno avuto dei dubbi nei confronti dell’insegnante si basano soprattutto sulle dichiarazioni dei bambini. Nelle loro accuse descrivono come la maestra, difesa dall’avvocato Mauro Mengucci, si permettesse di urlare con troppa facilità nei confronti dei bambini poco obbedienti e di come si aiutasse, per mantenere l’ordine, con strattonamenti o strizzando loro in modo esagerato le piccolissime mani. Il P.M. quindi ha l’arduo compito di verificare la presenza di elementi che possano confermare/smentire tali accuse e di procedere, di conseguenza, con il rinvio a giudizio o l’archiviazione delle accuse stesse.
L’Avv. Mengucci, difensore dell’insegnante, si dice speranzoso e confida in una celere archiviazione degli atti di indagine.
“La mia assistita” dichiara il difensore, “non ha commesso abusi di autorità sui bambini e già dalle perizie si evince l’estrema nebulosità dei racconti da parte di bambini di un’età molto suscettibile a ripetere ciò che si aspetta di sapere l’interlocutore“. L’indagine è ora tornata nella mani della pubblica accusa che dovrà decidere cosa chiedere per la maestra che strattona i bambini della scuola Glicine.
I FATTI IN BREVE
- 28 Ottobre 2010. M.D.B. l’insegnante pesarese di 42 anni originaria di Potenza, impiegata presso la scuola Glicine di Pantano (PU) è stata denunciata per maltrattamenti verso i bambini della scuola materna per aver lasciato soli i bambini impedendogli addirittura di alzarsi dai loro lettini, strattonandoli, schiaffeggiandoli ed umiliandoli in vario modo.
- 30 Settembre 2013. La maestra ha subito l’udienza davanti al tribunale di Pesaro e ad otto genitori costituitisi contro di lei come parte civile. Presente in aula anche un’ispettrice del ministero.