Fabriano (AN), 25 Ottobre 2016
Urla, punizioni e terrore sono i maltrattamenti nell’asilo Anna Malfaiera di Fabriano che venti piccoli alunni erano costretti a subire quotidianamente. La maestra accusata è stata raggiunta dalla misura cautelare di sospensione dal servizio.
Caso di maltrattamenti nell’asilo Anna Malfaiera di Fabriano
La maestra di circa 50 anni accusata di maltrattamenti nell’asilo Anna Malfaiera di Fabriano ha preso servizio nella struttura con un incarico annuale nel Febbraio 2016. Prima dell’estate ha lasciato sia la scuola che la provincia. I suoi allievi erano una ventina tra i 3 ed i 5 anni.
Intanto nell’Aprile 2016 una mamma ha notato cambiamenti negativi nel proprio figlio. Risvegli frequenti nella notte, incubi e gioco violento. Comportamenti tipici tra i campanelli di allarme. Il bambino giocava mettendo in castigo i suoi peluche e li rimproverava con frasi come: “Non lo fare più! Hai capito? Non te lo dico più! In castigo subito! Vai a riflettere seduto lì! E basta!“. Parte così la denuncia.
Le indagini
Le indagini sono partite con la segnalazione di una coppia di genitori. Successivamente anche altri genitori riscontrano poi gli stessi campanelli di allarme. Il Commissariato di Polizia, diretto da Michele Morra, installa le telecamere nell’aula della maestra e presto registra offese quali “Stronzo“, “imbecille“, “perdente“, “disgraziato“, “topolino che fa la cacca“. E ancora graffi, punizioni, strattoni ed urla. I bambini non raccontavano niente, come spesso accade, perché la maestra li minacciava.
La misura cautelare e la richiesta di annullamento
Nell’Ottobre 2016 la maestra riceve la notifica della misura cautelare e viene sospesa dal servizio. La donna si rivolge all’Avv. Stefano Mengucci per fare ricorso al Tribunale del Riesame di Ancona. L’obiettivo è tentare l’annullamento in quanto madre di tre figli e bisognosa del lavoro.
Il rinvio a giudizio
Nel Settembre 2018 la maestra viene rinviata a giudizio dal Gup di Ancona, Paola Moscaroli. L’accusa è maltrattamenti ma l’avvocato della donna nega maltrattamenti di tipo fisico. La prima udienza del processo è prevista per il 4 aprile 2019.
La condanna
L’11 Luglio 2022, come si apprende da una notizia dell’ANSA, la maestra imputata è stata condannata a un anno e quattro mesi di reclusione col beneficio della sospensione condizionale della pena. La maestra era stata sospesa dall’insegnamento dopo gli accertamenti della polizia e il provvedimento è ancora esecutivo. Il giudice l’ha condannata a risarcire in solido, con il ministero dell’Istruzione, le famiglie dei suoi 3 ex alunni vittime del reato. Il risarcimento complessivo dovrà essere definito in sede civile.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.