Sanremo (IM), 25 Giugno 2014
Due educatrici sono state accusate di maltrattamenti all’asilo nido privato Pio Più di Sanremo e vengono sospese dal servizio.
Caso di maltrattamenti all’asilo nido Pio Più di Sanremo
A far partire le indagini sono stati i genitori di un bambino che non voleva più andare all’asilo. Quando la mamma lo accompagnava piangeva, urlava ed aveva comportamenti insoliti quando a casa si nominava la scuola. La Procura di Imperia ha svolto le indagini piazzando delle microspie all’interno dell’asilo nido. Nel Giugno 2014 le due donne sono state sospese dal servizio.
Le accuse
Secondo l’accusa i bambini erano costretti a rispettare regole severissime. Dovevano stare perfettamente composti a tavola, non sporcarsi, non muoversi e finire tutto il cibo. Se non lo finivano venivano imboccati a forza. Se non rispettavano le regole venivano puniti mettendoli in uno sgabuzzino al buio. I comportamenti sarebbero stati messi in atto tra il 2009 e il 2014. Il PM Barbara Bresci parla di “norme di comportamento inadeguate e inesigibili per bambini di quell’età” e di un “costante atteggiamento di disapprovazione e svalutazione“.
La sentenza di primo grado
Nel Giugno 2017 il GUP Rainieri assolve le maestre Pamela Pirisi e Roberta Reginato, difese dagli Avvocati Alessandro Moroni e Massimo Donzella. Assoluzione piena “per non aver commesso il fatto“. A questa sentenza di primo grado si arriva soprattutto per merito di una perizia che ravvisa “isolati approcci non ortodossi” ma non veri e propri maltrattamenti.
La Corte d’Appello
Il PM barbara Bresci impugna la sentenza di primo grado e nel Marzo 2018 la seconda sezione penale della Corte d’Appello di Genova condanna le maestre. Roberta Reginato, 52 anni, e Pamela Pirisi, 29 anni, vengono condannate rispettivamente a 10 mesi e 20 giorni ed a 7 mesi e 3 giorni di reclusione. La pena è sospesa ma la Corte stabilisce anche un risarcimento di 2mila euro a bambino. Sono tredici le piccole vittime costituitesi parte civile.
La Cassazione
Nel Marzo 2019 la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna della Corte d’Appello di Genova. La sentenza è quindi rinviata ad un’altra sezione della Corte d’Appello di Genova.
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