Quartiere Portonaccio (Roma), 15 Maggio 2013
Ennesimo caso di maltrattamenti in struttura. Venuto alla luce quando la Procura di Roma ha predisposto l’arresto per la maestra Franca Mattei (63 anni) e Maria Rosaria Citti (57 anni), Direttrice dell’Asilo San Romano che da anni la copriva. I maltrattamenti sarebbero avvenuti presso la Sezione F nell’asilo San Romano nel quartiere Portonaccio in zona Tiburtina a Roma.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nell’asilo San Romano
A denunciare tutto alla Procura di Roma era stata una bidella che assisteva da troppo tempo ai fatti terribili.
“Un giorno – ha raccontato la donna alla procura – uno dei bambini (affetto da problemi psico-fisici) doveva fare la pipì. La maestra lo mette seduto sulla tazza, poi comunque lui è un bambino, non è che se tu gli dici stai buono lui sta buono… Lei ad un certo punto gli da un ‘pizzone’ in faccia. Poi si vede che lei si è resa conto che c’ero io, si è girata e mi ha detto: “Oddio, mi sono sbagliata, gli volevo dare una carezza”, e io le ho risposto: “Ma tra schiaffo e una carezza c’è una differenza”.
Franca Mattei e Maria Rosaria Citti, accusate rispettivamente di maltrattamenti e concorso in maltrattamenti nell’asilo San Romano ai danni di bambini dai due anni e mezzo ai sei anni, sono state incastrate dalle telecamere installate segretamente in aula dagli inquirenti a seguito di alcune denunce sporte da alcuni testimoni. Tra i quali spunta proprio la bidella. Più volte infatti sembra che la maestra (difesa dall’Avv. Susanna Carraro) fosse stata ripresa dalle colleghe e denunciata alla direttrice (difesa dall’avv. Michele Monaco) che avrebbe dovuto vigilare e controllare. Ma che invece puntualmente consigliava caldamente di tacere aiutandosi con minacce e ritorsioni nei confronti dei “ribelli”.
Franca Mattei, che come la collega ha già scontato circa 4 mesi di arresti domiciliari, era accusata dal PM Albamonte oltre che di essere l’artefice dei maltrattamenti, anche di aver istigato i bambini più grandi a picchiare i più piccoli. A seguito dei fatti la Mattei ha richiesto ed ottenuto di andare in pensione mentre la dirigente della struttura è attualmente ancora sospesa da ruolo e funzioni. In quanto, secondo il PM Eugenio Albamonte, non avrebbe vigilato sull’operato delle insegnanti nonostante le numerose segnalazioni sulle condotte della Mattei.
Il Sindaco Alemanno
Alemanno aveva fatto visita alla scuola nei primi giorni successivi alla scoperta dei gravissimi fatti dichiarando: «Sono venuto qui innanzitutto come padre. Leggere questa notizia è stato un pugno allo stomaco, non è neanche lontanamente pensabile che un bambino possa essere picchiato o possa in qualche modo subire violenza, soprattutto in una scuola materna». Roma Capitale contra 7mila educatrici tra asili nido e scuole materne «che esprimono un’altissima professionalità», ha aggiunto il sindaco. «Vogliamo capire come è stato possibile tutto questo… Nessuno sapeva nulla, neanche noi e i nostri dirigenti. L’inchiesta è stata tenuta assolutamente riservata dalla procura. I nostri bambini saranno tutelati fino in fondo, perché queste cose nono sono neanche lontanamente ammissibili».
Il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori dichiara in un articolo ai giornalisti di Paese Sera:
“Da anni l’Osservatorio sui Diritti dei Minori propone una verifica psico-attitudinale annuale cui sottoporre gli insegnanti di ogni ordine e grado, non già per criminalizzare il corpo docente, che per la stragrande maggioranza è composto da professionisti seri e scrupolosi, bensì per sradicare le metastasi di un cancro troppo diffuso, che non sono poche. Eppure, la nostra proposta impatta sistematicamente con le logiche di soloni benpensanti che antepongono le ragioni di casta a quelle della tutela dei minori, oppure con ministri all’Istruzione decisamente inadeguati al ruolo. Il reiterarsi di crimini contro i bambini nelle scuole comincia a produrre una statistica tale da autorizzarci a parlare di vera e propria emergenza, che non può più essere affrontata se non preventivamente. Intervenire dopo, quando cioè il danno è stato prodotto, significa condannare i piccolini ad un difficile e lungo processo di recupero dei danni psicologici subiti, semmai riusciranno a dimenticare del tutto”.
La vicenda giudiziaria
- 15 Maggio 2013. Scattano gli arresti domiciliari per Franca Mattei e Maria Rosaria Citti rispettivamente maestra e Direttrice della Materna di San Romano a Roma.
- 16 Maggio 2013. Il GIP Elvira Tamburelli, la stessa che anni fa si è occupata degli orchi di Rignano Flaminio (poi assolti), dopo aver firmato il fermo per le due donne cerca di far luce sul nuovo caso.
- 17 Maggio 2013. Ascoltate le colleghe delle due donne arrestate. I genitori vogliono notizie.
- 20 Maggio 2013. Franca Mattei fa sapere al Gip Elvira Tamburelli tramite il proprio legale che per rispondere attende di aver visionato tutti i video. La coordinatrice della scuola Maria Rosaria Citti invece respinge ogni addebito con un “Io non c’entro nulla“.
- 27 Giugno 2013. Il Tribunale del Riesame decide di confermare gli arresti domiciliari per le due donne.
- 30 Luglio 2013. Giudizio immediato per la maestra Franca Mattei e per la coordinatrice Maria Rosaria Citti.
- 24 Settembre 2013. Il Tribunale del Riesame decide di rimettere in libertà Franca Mattei e Maria Rosaria Citti.
- 29 Ottobre 2013. Prima Udienza davanti al giudice monocratico nella quale le famiglie dei 17 bimbi, il Comune di Roma e Angsa Lazio (Associazione nazionale genitori soggetti autistici del Lazio) hanno presentato le loro istanze per la costituzione di parte civile.
- 31 Ottobre 2017. La maestra Franca Mattei è stata condannata a 3 anni e 4 mesi di reclusione per l’accusa di maltrattamenti aggravati. La direttrice Maria Rosaria Citti invece è stata condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione non per aver contribuito alle vessazioni ma perché aveva obbligo giuridico di controllare le azioni della maestra e non lo ha fatto. Il giudice ha dichiarato il Comune di Roma come responsabile civile, in solido, con le imputate. I danni verranno stabiliti in sede civile ma le provvisionali ammontano a poco meno di 30mila euro.
Puoi vedere le reazioni a caldo dei genitori nel Maggio 2013 in questo video sul sito del Corriere della Sera.