Prosecco (TS), 27 Febbraio 2018
Atti persecutori, cibo scaduto e tentati abusi sessuali. Sono queste le accuse di maltrattamenti nella comunità per minori La Fonte di Prosecco, un quartiere di Trieste, a cui deve rispondere il presidente della struttura.
Caso di maltrattamenti nella comunità per minori La Fonte di Prosecco
Il settantenne Ferdinando Cassago è il presidente della comunità per minori La Fonte di Trieste. La polizia lo ha arrestato e condotto agli arresti domiciliari come misura cautelare a seguito di indagini complesse. La Procura indaga su quattro anni di presunti abusi e maltrattamenti. Nello specifico da Settembre 2013 a Settembre 2017. Tra testimoni e vittime le persone interrogate sono ottanta. Ci sono collaboratori, dipendenti, ex dipendenti e minori stranieri non accompagnati provenienti da Afghanistan, Albania, Bangladesh, Kosovo e Pakistan.
Le accuse
Dalle indagini risulterebbe che l’uomo costringesse il personale responsabile della somministrazione dei pasti a servire cibo scaduto e talvolta diverso da quello indicato nel menu giornaliero. Tra il 2015 ed il 2017 gli uffici sanitari hanno rilevato più violazioni rinvenendo cibo scaduto e mal conservato. L’episodio più grave è il tentato abuso sessuale su un minore in cui gli avrebbe offerto soldi in cambio di una prestazione sessuale. Non solo. Pare anche che in refettorio abbia mimato atti sessuali con il cibo e nelle stanze avrebbe fatto domande esplicite sulle abitudini sessuali provando ad accarezzare gli ospiti.
Maltrattamenti e atti persecutori
Frasi denigratorie a sfondo razziale, gesti offensivi, ingiurie, minacce di rimpatrio ed urla nei confronti dei minori ospiti nella struttura ma anche dei dipendenti. In particolare una ex direttrice avrebbe dovuto far ricorso a cure mediche perché vittima dei suoi atti persecutori.
La richiesta di giudizio immediato
Nel Febbraio 2019 l’avvocato di Ferdinando Cassago ha chiesto al Gup Guido Patriarchi il procedimento speciale di giudizio immediato rinunciando così all’udienza preliminare.
Ad oggi non si sa ancora come sia andata a finire la vicenda.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.