Palermo, 14 Ottobre 2015
Digiuno forzato e risvegli obbligati alle 4 del mattino. Questo il trattamento per gli anziani degenti delle strutture che quando provavano a ribellarsi venivano anche chiusi a chiave per ore. Ecco i maltrattamenti che avvenivano in due case di cura situate nel centro città di Palermo. Rispettivamente Anni d’oro e Arcobaleno. Sotto accusa sono finite due donne, madre e figlia, in qualità di gestori e titolari delle due strutture. I reati contestati sono quelli di estorsione aggravata in concorso, maltrattamenti ed abbandono di persona incapace.
Caso di maltrattamenti in due case di cura per anziani di Palermo
Le indagini, condotte dalla Polizia di Palermo, sono partite a seguito della denuncia di una dipendente che non tollerava più quello che ogni giorno era costretta a vedere. Né tanto meno le vessazioni che lei stessa subiva in continuazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti gli anziani venivano immobilizzati alle sedie con stringhe e lacci di ogni genere e puniti facendo loro saltare il pasto per giorni interi. Similmente ricordiamo il caso di Nuoro.
Le urla ed i pianti disperati di questi poveri “nonni” indifesi facevano da macabra colonna sonora di giorno e di notte fino a quando, distrutti dalla paura, dal dolore, dalla fame o da psicofarmaci e tranquillanti non crollavano distrutti e soli nei loro letti.
Inoltre secondo le indagini la maggior parte dei farmaci venivano somministrati senza criterio, senza alcuna prescrizione medica e tantomeno indicazione terapeutica. Il fatto che gli anziani pazienti non fossero autosufficienti non può che essere un aggravante per le indagate.
Gli elementi emersi dalle indagini della polizia che si è avvalsa di accertamenti vari, intercettazioni, perquisizioni e sopralluoghi, descrivono un:
“Tale livello di crudeltà e disumanità difficilmente riscontrato in episodi analoghi e anche perché a gestire la cura dei ricoverati non c’era personale qualificato, bensì badanti camuffati da infermieri“.
Le due case di cura sequestrate preventivamente
Le due strutture, Anni d’oro e Arcobaleno, sono state sequestrate preventivamente dalla polizia e le due donne sono state denunciate a piede libero.
Ad oggi non si sa ancora come sia andata a finire la vicenda.
Come sempre La Via dei Colori Onlus è a completa disposizione di famiglie e Forze dell’Ordine per offrire il proprio supporto e sostegno organizzativo, medico e legale specializzato con il ricorso al Gratuito Patrocinio NON VINCOLATO al patrimonio. Il reato di maltrattamenti infatti, dal 2014, concede alle vittime di questo reato di avere il supporto legale a spese dello stato. Chiunque ne avesse bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivere al nostro indirizzo mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.