Roma, 19 aprile 2016
Caso di maltrattamenti nell’asilo nido comunale Il Nido del Parco, situato in Via F. Scaduto. Abusi fisici e psicologici, schiaffi, urla e scossoni violenti nei confronti di 14 bambini tra i 12 ed i 24 mesi. Questa volta a finire agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti aggravati sarebbe Manuela Giuliani, una maestra di 54 anni. Altre due maestre, Maria Caterina Melis e Maria Rosaria Finotti, in servizio nello stesso istituto, sono state invece sospese dall’incarico.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nell’asilo Il Nido del Parco di Roma
Tutto è cominciato nel Febbraio 2016 quando alcune supplenti, temporaneamente occupate nella struttura comunale, si accorgono delle continue violenze verbali e fisiche cui i bambini erano sottoposti decidendo così di non rimanere in silenzio.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma San Pietro, coordinate dal PM Vittoria Bonfanti e dal Sostituto Procuratore Maria Monteleone, hanno portato alla luce i maltrattamenti fisici e psicologici che avvenivano nell’asilo Il Nido del Parco. Grazie all’ausilio di telecamere ed intercettazioni ambientali è emerso che i bambini della sezione “Medi” venivano strattonati, afferrati di peso e trascinati per un braccio da una parte all’altra degli ambienti scolastici. Inoltre venivano anche forzati ripetutamente a mangiare e, spesso, gli veniva tappata la bocca per evitare che vomitassero.
Abusi fisici e psicologici, schiaffi, vessazioni e minacce
“Se non mangi di faccio nero!” e ancora “Toglimelo di mezzo che altrimenti oggi faccio qualche danno!“. Intima un’insegnante alla collega. Queste alcune delle reazioni violente che le educatrici coinvolte non centellinavano. “Merdosa!” urla un’altra ad una bambina impaurita. E ancora, “Non ti reggo più, sei la mia croce!“. Grida una delle tre donne ad un bambino. E ad un altro: “Vattene a letto e non rompere le palle!“.
I “disubbidienti” erano puniti con abusi fisici e psicologici, schiaffi e scossoni. La vivacità dei più rumorosi veniva “controllata” lasciandoli per lunghi periodi legati nei passeggini o puniti e lasciati a piangere in disparte mentre gli altri piccoli svolgevano le normali attività.
Queste modalità purtroppo non sono nuove al nostro portale d’informazione. Ricordiamo infatti dei casi terribili come ad esempio quello di Bari e quello di Orvieto.
Una maestra dell’istituto ha spiegato ai giornalisti che “forse, a volte, sarebbe meglio, soprattutto se uno è esaurito ed è tanti anni che fa un lavoro che a volte potrebbe essere difficile e molto stancante, chiedere il trasferimento in ufficio“.
Nei prossimi giorni i Carabinieri ascolteranno in caserma i genitori dei bambini coinvolti per tentare di fare chiarezza su tutti gli abusi fisici e psicologici avvenuti nell’asilo romano.
La sentenza
Il 7 Settembre 2016, nel processo svoltosi con il rito abbreviato, il Gup Paola Della Monica, ha disposto una condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per la maestra Manuela Giuliani difesa dall’Avv. Marco Maria Monaco. Per le altre due educatrici (Maria Caterina Melis e Maria Rosaria Finotti) la condanna è stata di due anni e due mesi ciascuna. Il Giudice per l’Udienza Preliminare ha inoltre respinto la richiesta di risarcimento del Comune di Roma che si era costituito parte civile nel processo. Per i genitori dei bambini vittime di violenza costituitisi parte civile è stato accordato un risarcimento dei danni da definirsi in sede civile.
La vicenda in breve
- Febbraio 2016: Alcune supplenti denunciano alle forse dell’ordine i maltrattamenti che avvenivano nell’asilo Il Nido del Parco.
- 19 Aprile 2016: Una maestra finisce ai domiciliari e due vengono sospese.
- 6 Settembre 2016: Il PM Vittoria Bonfanti chiede la condanna delle tre educatrici. Per una 4 anni e 4 mesi, mentre per le altre due 3 anni e 8 mesi. Il Processo si svolgerà con rito abbreviato.
- 7 Settembre 2016: Il Gup Paola Della Monica condanna Manuela Giuliani a tre anni e quattro mesi di reclusione. Per le altre due educatrici la condanna è di due anni e due mesi ciascuna. Per i genitori dei bambini vittime di violenza è stato accordato un risarcimento dei danni da definirsi in sede civile.
Come sempre La Via dei Colori Onlus ha provveduto a mettersi a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di un sostegno legale o psicologico specializzato e gratuito, in casi dubbi o accertati di maltrattamenti, può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.