Vercelli, 23 novembre 2017
Tre maestre sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti alla scuola d’infanzia Korczak di Vercelli. Botte, minacce ed urla come “Ti faccio girare la testa al contrario” e “Ti faccio cadere tutti i denti“. Maria Teresa Donà, Carmelita Capalbo e Luisita Cantù sono state condotte agli arresti domiciliari.
Caso di maltrattamenti alla scuola d’infanzia Korczak di Vercelli
Le indagini sono partite nel Maggio 2017 a seguito della denuncia di una madre che ha raccontato di aver visto una maestra tirare per i capelli un bambino uscito dalla fila. E’ così che è partita l’operazione “Tutti giù per terra” che ha portato a raccogliere ben 52 episodi di violenza. Le telecamere nascoste sono state installate nelle aule, nel corridoio, nella mensa ed in palestra. Gli episodi di maltrattamenti alla scuola d’infanzia Korczak più gravi sono una ventina.
Le insegnanti
Tre in tutto sono le insegnanti finite agli arresti domiciliari e tutte con esperienza. Una di loro pare fosse nota come un’insegnante severa che a volte strigliava anche i genitori. Qualcuno giura che le urla si sentissero anche dalla strada. Un’altra sarebbe stata ripresa mente gridava ad un bambino “Ti faccio quello che ti fa l’altra”. La terza è un’insegnante di sostegno, infatti nella classe c’era un bambino disabile.
La scuola e la dirigente
Come si legge su La Repubblica Torino, la scuola intitolata a Janusz Korczak era considerata d’eccellenza con lunghe liste d’attesa per l’iscrizione. La Dirigente, Ferdinanda Chiarello, si sente tradita dalle maestre: “Un tradimento. Non c’è altra parola. Da stamattina ho solo voglia di piangere“. Commenta così dopo aver parlato con tutte le insegnanti della struttura e dopo aver deciso di convocare tutte le famiglie.
L’interrogatorio delle maestre e l’ascolto dei minori
Come spiega il Questore Rosanna Lavezzaro, nei giorni successivi all’arresto è previsto l’interrogatorio delle insegnanti e la convocazione di alcune famiglie. I bambini saranno sentiti con il supporto di uno psicologo.
Maestre sospese
Il 29 novembre 2017 l’Ufficio scolastico regionale sospende le tre maestre dall’attività lavorativa. Il provvedimento arriva dopo la relazione che la dirigente ha scritto e trasmesso agli uffici scolastici territoriali sugli episodi avvenuti nei mesi scorsi all’interno della scuola materna.
Il decreto di giudizio immediato
Nel Febbraio 2018 la Procura di Vercelli esercita l’azione penale con citazione diretta a giudizio. Niente udienza preliminare. Il decreto si basa su episodi quali minacce ai bambini con un coltello da cucina e botte date con un bastone. Capalbo e Donà devono rispondere anche di abbandono di minore e sequestro di persona. Avrebbero lasciato dei bambini in punizione al buio in altri locali della scuola lontano dalla classe. Anche Ida Rosato va a giudizio immediato ma l’accusa per lei è di favoreggiamento. Non ha mai detto nulla, neanche agli investigatori. Oggi è in pensione e dice di non ricordare. Con il decreto di giudizio immediato scatta la proroga della misura cautelare.
Minacce con coltello e botte con bastone
Tra gli episodi di maltrattamenti alla scuola d’infanzia Korczak contestati emergono bambini tirati per i capelli o per le orecchie e picchiati anche con un bastone. A volte però non venivano picchiati direttamente. Infatti le maestre dicevano ad alcuni bambini di picchiare i compagni. Inoltre erano minacciati di dover mangiare i propri escrementi. In un’occasione un’insegnante che voleva far sedere un bambino l’avrebbe preso con così tanta violenza da farlo cadere a terra lasciandogli i segni. Si sarebbe poi giustificata dicendo che il piccolo era stato punto da una vespa.
Via al processo
Il processo inizia il 3 Maggio 2018. Circa cinquanta persone offese sono presenti nel Tribunale di Vercelli e metà di loro chiede di costituirsi parte civile. Il giudice Giovanni Campese rinvia la decisione al giorno successivo. Molti difensori mancano a causa dell’astensione indetta dall’Unione delle Camere penali. Per il 4 Maggio 2018 è prevista anche la deposizione di una delle maestre e l’arringa del Pubblico Ministero, Davide Pretti, che aveva coordinato le indagini.
Le richieste del Pubblico Ministero
Il PM Davide Pretti chiede tre anni e mezzo per Capalbo e Donà ed un anno per la maestra accusata di favoreggiamento, Ida Rosato. L’insegnante di sostengo invece esce dal procedimento perché il giudice stralcia la sua posizione.
Due condanne e un’assoluzione
La vicenda si chiude a fine Maggio 2018. Due maestre vengono condannate mentre una viene assolta. Il Giudice per l’udienza preliminare, Giovanni Campese, condanna Capalbo e Donà a 2 anni e 4 mesi, assolta invece la Rosato. La quarta maestra è stata rinviata a giudizio e seguirà il rito ordinario. Le due insegnanti sono condannate per maltrattamenti alla scuola d’infanzia Korczak mentre è caduta l’accusa di sequestro di persona. Il Gup riconosce i danni da liquidare subito in sede civile: provvisionali che vanno da 2.500 a 5.000 euro in favore di ciascuna delle venti parti civili.
Il processo alla quarta maestra
L’insegnante di sostegno che aveva chiesto un rito alternativo ma la sua posizione era stata stralciata va a processo nel Novembre 2018. Chiede 34 testimoni ma il giudice ne accoglie 18. Si prevede una lunga istruttoria nell’estate 2019. La sua difesa è affidata ai legali Cosimo Maggiore e Fabrizio Mastro.
La maestra imputata torna a scuola
Luisita Cantù, la quarta maestra a processo, torna ad insegnare. L’insegnante di sostegno era stata sospesa per sei mesi e la sospensione è scaduta nel Settembre 2018. L’istanza di reintegro dei suoi avvocati, Cosimo Maggiore e Fabrizio Mastro, viene accolta e così la donna torna a scuola. Non più nell’asilo Korczak, ma nella scuola materna Castelli di Vercelli su decisione dell’ufficio scolastico regionale.
I cambi di organico non piacciono alle famiglie
La Cantù va alla Castelli e la maestra di sostegno della Castelli alla Korczak. Cambi di organico che non sono piaciuti alle famiglie di entrambi gli istituti. La dirigente Ferdinanda Chiarello si mette a disposizione dei genitori per dialogare. Il Garante comunale all’Infanzia, Paolo Pulcina, afferma: “Mi dispiace molto per il bambino della Castelli che a marzo si è trovato a dover cambiare l’insegnante di sostegno a seguito di tale provvedimento. Sicuramente i suoi diritti non sono stati rispettati“.
In Appello pene ridotte alle due maestre
Nel Settembre 2019 la Corte d’Appello di Torino ha accettato la richiesta di concordato, misura che chiude la vicenda in via definitiva, con la riduzione della pena sia per la maestra Donà (da 2 anni e 4 mesi ad 1 anno e 10 mesi) che per la Capalbio (da 2 anni e 4 mesi a 2 anni). Ad entrambe la Corte ha riconosciuto i benefici di legge e dunque la sospensione della pena.
Richiesta di condanna per l’insegnante di sostegno
Nel Gennaio 2021 il Pubblico Ministero chiede la condanna a due anni ed otto mesi per l’insegnante di sostegno Luisita Cantù. Assoluzione perché “il fatto non sussiste” è invece la conclusione sul Ministero dell’Istruzione chiamato in causa come responsabile civile.
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