Cassino (FR), 10 gennaio 2019
Due maestre sono state interdette con l’accusa di maltrattamenti nella scuola dell’infanzia di Via Zamosch a Cassino, in provincia di Frosinone. Punizioni umilianti, schiaffi, strattoni e trascinamenti erano all’ordine del giorno.
Caso di maltrattamenti nella scuola dell’infanzia di Via Zamosch a Cassino
Le indagini sono partite con la denuncia dei genitori di un bambino alla fine di Novembre 2018. “Si mostrava riluttante ad andare a scuola, manifestando uno stato di ansia e disagio“, così raccontano alla Squadra Mobile di Frosinone. Il rifiuto di andare a scuola è uno dei campanelli di allarme da non sottovalutare, specialmente se associato a stati d’ansia o altri sintomi di disagio.
I maltrattamenti
Dopo la segnalazione vengono subito svolte le indagini sui presunti maltrattamenti nella scuola dell’infanzia di Via Zamosch a Cassino. L’operazione si chiama “Children’s revenge” ed è andata avanti per oltre 6 mesi.
“Gli elementi emersi sono apparsi immediatamente di rilevante gravità – dice la Polizia – le maestre assumevano quasi quotidianamente nei confronti dei piccoli alunni loro affidati comportamenti violenti, spintonandoli, strattonandoli, trascinandoli con forza, in alcuni casi percuotendoli con schiaffi alla testa, costringendoli, anche con la forza, a rimanere con il capo riverso sul banco, sottoponendoli a punizioni umilianti e pericolose per la loro incolumità, ingiuriandoli, urlandogli contro e minacciandoli“.
Le minacce
Le maestre si avvicinano al volto dei piccoli e urlavano frasi come “ti faccio sputare io per terra, animale“, “ti faccio cadere tutti i denti“, “se fai cadere l’acqua è meglio che ti scavi la fossa“, “adesso vado a prendere la corda e ti lego con la corda sulla sedia“. Ma non solo. Le punizioni, gli schiaffi e le umiliazioni erano atteggiamenti ripetuti, continuativi e all’ordine del giorno.
Due maestre interdette
Nella mattina del 10 Gennaio 2019 due maestre, di 54 e 63 anni, vengono prelevate dall’asilo e condotte in commissariato. Sono interdette per 12 mesi. Così è deciso con un provvedimento a firma del sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi. Non potranno avvicinarsi alla scuola. Il caso emerge a pochi giorni di distanza dai quattro arresti nell’asilo San Giuseppe di Ariccia a Roma.
Denunce in aumento
“Anche se mia figlia non è stata toccata – afferma una mamma alla stampa locale (CiociariaOggi) – magari il solo fatto di aver assistito a un comportamento così grave può averla scossa o segnato la sua emotività“. La violenza infatti non è solo diretta ma anche assistita: la sola presenza dinanzi a maltrattamenti provoca nei bambini traumi importanti. Altre famiglie intanto riconoscono i loro figli nei frammenti di video trasmessi e così le denunce aumentano. La dirigente scolastica annuncia che potrebbe costituirsi parte civile a nome dell’Istituto.
L’interrogatorio delle maestre
Una delle due maestre sceglie di non comparire davanti al Gip Salvatore Scalera. L’altra si presenta davanti al magistrato e risponde a tutte le sue domande. Difesa dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, la donna ammette di aver avuto in alcuni momenti “sporadiche espressioni verbali, inopportune, ma mai sfociate in violenza“. Nega quindi qualunque addebito riguardo ai maltrattamenti fisici e agli schiaffi nella scuola dell’infanzia di Via Zamosch. Come racconta FrosinoneToday, l’indagata parla anche della difficoltà di gestire una classe di oltre 30 alunni.
La richiesta di rinvio a giudizio
Nel Giugno 2019 il sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi, titolare dell’inchiesta, chiede il rinvio a giudizio per le due donne colpevoli dei maltrattamenti. Secondo quanto riportato dalla testata TG24.info il 17 Dicembre 2019 le donne dovranno presentarsi davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare (GUP) e rispondere di tutti gli episodi contestati.
Maestre rinviate a giudizio
Il 23 Luglio 2020 il Gip Domenico Di Croce accoglie la richiesta del PM Roberto Bulgarini Nomi e rinvia a giudizio entrambe le imputate. Compariranno dinanzi al giudice Sangiovanni nel Maggio 2021. Oltre una decina i genitori che si sono costituiti parte civile.
Prima udienza dibattimentale
Il 18 Febbraio 2022, nella prima udienza per i maltrattamenti nella scuola dell’infanzia di Via Zamosch, viene depositato il materiale video di cui è stata chiesta la trascrizione dalle difese delle maestre (rappresentate dagli avvocati Sandro Salera, Paolo Marandola e Adriano Cortellessa). Nella prossima udienza, fissata per i primi di Maggio 2022, tutte le parti, anche quelle civili, dovranno indicare quali registrazioni sono più rilevanti. Inoltre sono chiamati a deporre 15 genitori dei piccoli.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.