Questo per il nostro paese è un periodo socio-economico molto particolare. Le famiglie sono schiacciate dalla crisi, molti perdono il lavoro e sono costretti a tagliare le spese superflue come cena fuori, cinema, un vestito piuttosto che una borsa o un paio di scarpe. Facciamo sacrifici per non far mancare nulla ai nostri figli, ma a volte questo non basta. E’ il caso di una decina di famiglie residenti nel comune di Adro, nel bresciano, che pur limando e tagliando le spese superflue non sono riuscite a garantire il pagamento della mensa per la scuola dei loro figli.
Mensa negata ai bambini di asilo e scuola elementare
Il caso della mensa negata era iniziato nel 2010 quando il comune aveva interrotto il servizio per alcuni bambini le cui famiglie non avevano pagato la retta della mensa. Alcune insegnanti cercarono di sensibilizzare il comune dichiarando che certe famiglie non riuscivano nemmeno a pagare l’affitto e che con due o tre figli a scuola era molto difficile trovare anche 60 o 90 euro al mese per la mensa.
In quel caso intervennero la Caritas ed anonimi benefattori a pagare le spese necessarie affinché i bambini potessero usufruire del servizio mensa ma il problema si è ripresentato.
Questa volta però sono le insegnanti a tornare in campo. Stanche di tutte queste polemiche e dei riflettori puntati sui loro alunni hanno deciso di autotassarsi con 30 euro al mese. Assicurando così a 15 bambini di asilo ed elementari di sedersi a tavola insieme ai compagni a mezzogiorno e di poter usufruire del servizio di scuolabus. Bambini i cui padri e madri hanno perso il lavoro.
Un gesto importante quello delle insegnanti della scuola di Adro che permetterà a quei bambini di non sentirsi diversi dai loro compagni. Una Good News che ci rende davvero tanto fieri di loro!
(A cura di Arianna Pand)
2 comments
Fantastiche insegnanti, terribile il “sistema” che ci spreme e riduce a situazioni così difficili!
Hai perfettamente ragione. Purtroppo ci sono situazioni veramente tristi ad un passo da caa nostra, ma il fatto che esistano storie così belle, è almeno uno spiraglio di speranza per questo piccolo angolo di mondo!