Nella Good News di questa settimana voglio parlarti del metodo DADA. Ovvero della Didattica per Ambienti di Apprendimento. In realtà questo metodo è stato importato dalla Svezia ma ha molto in comune con quanto normalmente accade nei licei statunitensi. Con il DADA lo spazio è protagonista delle lezioni. Come? Scopriamolo insieme.
Didattica in movimento con il metodo DADA
Il metodo DADA prevede aule tematiche in cui i professori attendono gli alunni ad ogni cambio di ora. Il movimento degli studenti nei corridoi, tra le aule, smuove così la monotonia del tempo trascorso sui libri.
Per ora in Italia stanno sperimentando questa nuova formula due licei romani ed una scuola media siciliana.
Gli insegnanti, dopo aver cominciato questo “esperimento”, affermano di aver riscontrato una maggiore partecipazione attiva dei propri alunni.
Inoltre l’utilizzo dei colori sulle pareti delle aule sembra che stimoli lo stato d’animo dei ragazzi migliorandone la condizione mentale e rendendo più sereno il vivere la scuola. Questo metodo dimostra che il movimento è un fattore vincente per l’approccio alle attività didattiche.
Non solo, ciascuna aula è adeguatamente attrezzata secondo il tipo di materia e ciò rende più gradevole la partecipazione e l’apprendimento di alcune di esse che spesso sembrano “sterili”.
Dirigenti scolastici ed insegnanti stanno riflettendo soprattutto sulla necessità, visto il successo, di pubblicizzare questo sistema sperando che altri licei seguano l’esempio e provvedano a modificare le normali aule in cui i ragazzi entrano ogni giorno.
Sarebbe un bel passo avanti rispetto alle aule dalle pareti verde medicina/grigie dei miei trascorsi da liceale. E’ indubbiamente un modo nuovo per mettere gli alunni al centro dell’ambiente scolastico.
(A cura di Claudia Cimato)