Oggi desidero parlarti di Sabrina, una maestra di scuola materna, meglio conosciuta nel web come “Dada pasticciona”, come lei stessa ama definirsi. Ho avuto la fortuna d’incontrarla “virtualmente” attraverso Facebook e leggendo gli interessantissimi post che pubblica nel suo blog (www.dadapasticciona.blogspot.it). In particolar modo “Non insegnate ai bambini…” mi ha colpito più degli altri perché credo trasmetta tutta la passione, la devozione, l’amore e l’umiltà che Sabrina pone nel suo lavoro con i bambini. Il suo “mettersi in discussione” e crescere ogni giorno con loro.
Te lo riporto integralmente ma ti lascio anche il link alla pagina del blog che puoi leggere cliccando QUI.
Non insegnate ai bambini… di Dada Pasticciona
“I bambini arrivano a scuola “già vestiti” di una propria identità, portano le loro acerbe esperienze ed i loro vissuti che li rendono unici, è come se avessero ” l’intero albero genealogico” sulle spalle, vale a dire la cultura familiare, l’educazione che hanno iniziato a ricevere e con essa sono già evidenti i condizionamenti degli adulti che si prendono cura di loro, le ansie, le paure, le speranze…
Il compito di noi insegnanti?
Cercare di fornire ai bambini tanti stimoli, liberi da condizionamenti; trasmettere l’amore per le cose belle; la passione per ciò che si fa, la gioia del fare e del fare assieme ad altri; ASCOLTARLI e star loro vicini guidando i loro passi ma non sostituendosi a loro, indicando la via ma lasciandoli liberi di scegliere in che modo percorrerla; dar loro amorevole sostegno e fiducia; consentirgli di sbagliare ed imparare dall’errore.
Per dirla con le parole di Gaber:
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all’amore il resto è niente.
Ricordiamoci sempre che i bambini ci guardano, impariamo prima di tutto ad amarci e prenderci cura di noi, coltiviamo la nostra cultura, la nostra mente, solo così potremo essere un buon esempio per loro.
Questo è il mio modesto parere.”
Grazie Sabrina, o meglio, grazie Dada pasticciona.
(A cura di Rossella Legnaro)