Milano, 5 Giugno 2014
Un altro caso di cui non avremmo voluto venire a conoscenza. Questa volta è un professore delle medie accusato di abusi sessuali. Maurizio Minora, docente di storia dell’arte 61enne nella scuola media Manzoni di Milano è stato arrestato e condotto in carcere dalla Polizia di Milano con l’accusa di violenza sessuale ai danni di cinque bambine minori di 14 anni.
Il caso del professore delle medie accusato di violenza sessuale sulle sue allieve
Le indagini
Le indagini sono partite il 24 Aprile 2014 in seguito alle denunce di un’associazione che svolge le proprie attività all’interno della scuola. Pare infatti che durante un laboratorio teatrale alcuni degli educatori avevano chiesto ai ragazzi di scrivere una lettera ad una persona che li faceva arrabbiare. Una delle vittime del professore è così esplosa confidandosi protetta dalla finzione teatrale per rivolgersi al professore molestatore. Gli educatori hanno così segnalato la lettera alla preside che avvertendo le autorità ha fatto partire le indagini che hanno richiesto anche intercettazioni telefoniche e colloqui protetti.
L’accusa
Secondo l’accusa le violenze continuavano almeno dal 2011 con aspetti veramente molto brutti che coinvolgevano almeno altre 4 persone che sono state iscritte nel registro degli indagati. L’ex preside della scuola, quello attuale e due docenti.
Da quanto rilevato dalla Polizia milanese le quattro persone iscritte sarebbero colpevoli di aver taciuto il comportamento e le molestie del professore. Inoltre uno dei quattro sarebbe stato anche accusato di aver rivelato informazioni secretate sull’inchiesta. Le intercettazioni infatti hanno dimostrato come tutte queste 4 persone fossero a conoscenza dei fatti e addirittura tentassero di minimizzarli davanti agli studenti.
«Tanto si sa che quello è un pedofilo», avrebbe detto uno degli indagati ad un altro parlandogli al telefono.
Il comandante della Polizia locale, Tullio Mastrangelo, che ha seguito in prima persona le indagini, ha spiegato come queste quattro persone si siano rese complici dell’uomo, sposato e con un figlio, mantenendo un comportamento omertoso arrivando addirittura a mentire davanti al PM e a comunicare particolari delle indagini.
Sulla base di tutti fatti emersi dalle indagini, il PM Gianluca Prisco ha chiesto e ottenuto dal GIP Luigi Gargiulo un’ordinanza di custodia cautelare per il professore con l’accusa terribile di abuso sessuale ai danni di almeno 5 bambine di età compresa tra i 13 e i 14 anni.
La vicenda in breve
- 5 Giugno 2014. Il professore delle medie accusato di violenze sessuali viene arrestato e condotto nel carcere di San Vittore.
- 24 Giugno 2014. Maurizio Minora esce dal carcere e viene messo agli arresti domiciliari per 11 mesi.
- 8 Luglio 2015. Il professore viene rinviato a giudizio dal gup Cristina di Censo. Il processo inizierà il 17 Novembre 2015.
- Maggio 2017. Il tribunale ha assolto il professore con formula piena perché il fatto non sussiste. Infatti è stato ritenuto che Minora fosse “vittima di una suggestione collettiva” innescata da un lato per la sua propensione a un atteggiamento fisico e affettuoso sia con maschi che con femmine, dall’altro su “voci incontrollate e destituite di ogni fondamento“. E’ stato detto che l’insegnante fosse gay ed avesse violentato il figlio o addirittura fosse stato lui stesso vittima di abusi sessuali da piccolo. I giudici hanno preso questa decisione perché, oltre ad una buona dose di altre incongruenze, questi atteggiamenti molesti non trovavano riscontri in terze persone ma solo nelle ragazze che probabilmente erano legate da relazioni psicologiche complesse. La Procura della Repubblica che aveva chiesto 2 anni e 6 mesi di condanna non ha impugnato l’assoluzione così come la Procura Generale. L’assoluzione è quindi definitiva.