Quella della multiculturalità è una realtà sempre più presente nelle scuole italiane che può essere considerata un problema oppure una risorsa. Nell’Istituto Comprensivo Cadorna di Milano il dirigente scolastico Giovanni Del Bene ha deciso di considerarla una risorsa. Una di quelle risorse da valorizzare e su cui vale la pena investire in termini di formazione, di risorse, di attivazione di una rete di competenze e di servizi. Il progetto “Le Radici e le Ali” intende riqualificare l’esperienza della multiculturalità nelle scuole e renderla uno stimolo alla sperimentazione per superare quell’idea negativa in merito alle scuole ad alta concentrazione di alunni di origine straniera.
Il Progetto Le Radici e le Ali
Il titolo racchiude in sé tutta l’importanza di conoscere e veder riconosciute le proprie radici, origini e la propria cultura. Allo stesso tempo di prendere consapevolezza delle possibilità che queste radici ci danno di spiegare le ali e volare lontano.
E’ un progetto finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi (FEI). Si articola su vari piani e promuove azioni che riguardano tutti gli attori coinvolti nel processo educativo degli studenti integrando anche realtà già esistenti sul territorio che si occupano, a vario titolo, di famiglia, scuola, educazione e integrazione.
I docenti delle scuole che partecipano al progetto verranno coinvolti nella formazione di gruppi di lavoro ai quali prenderanno parte anche specialisti dell’Università di Milano-Bicocca. Il percorso di formazione verterà sui temi dell’identità culturale e pluriculturale per la rielaborazione di percorsi educativi/didattici con l’analisi e il confronto delle buone prassi già esistenti.
I ragazzi verranno avviati a “laboratori di alfabetizzazione” tenuti nelle loro lingue di origine. Uno strumento per rafforzarne il processo di costruzione d’identità personale e culturale.
I genitori, grazie anche al supporto di associazioni già operative sul territorio, saranno invece coinvolti in una serie di attività di stampo interculturale. Ovviamente un sostegno speciale sarà dedicato al ruolo genitoriale degli stranieri. Dal counseling psicologico ai corsi di lingua italiana fino alla creazione di uno spazio bimbi 0-3 anni e molto altro. Oltre che alla loro capacità di partecipazione attiva e di rappresentanza all’interno della vita scolastica dei propri figli.
Infine il progetto si completerà con la messe in atto di tavoli tecnici tra istituzioni e soggetti del territorio. Volti alla promozione e al confronto sui temi della scuola multiculturale.
Questo progetto è una grande ricchezza per tutti coloro che avranno la fortuna di potervi partecipare perché pone le basi per una società migliore e più accogliente in cui l’integrazione e l’inclusività saranno valori presenti e naturali.
(A cura di Camilla Mucè)