I bambini, piccoli lettori, possono essere una risorsa immensa e l’America lo sa. Per questo nella Good News di oggi voglio parlarti di come viene promosso il recupero dei cani maltrattati attraverso la lettura.
Come promuovere il recupero dei cani maltrattati attraverso la lettura
Nello Stato del Missouri un’associazione che si occupa del recupero di cani abbandonati e maltrattati incoraggia i bambini ad offrire un pò del loro tempo per leggere libri ai cani ospiti del Centro di Recupero. L’idea è tanto semplice quanto furba. I cani che hanno un trascorso di sofferenza che li rende ovviamente diffidenti nei confronti degli esseri umani riescono comunque a provare interesse verso i bambini con cui si sa hanno un’affinità elettiva. Si dimostrano attenti all’ascolto del dolce tono di voce infantile ed in questo modo si sentono rassicurati. Si tranquillizzano e si predispongono nuovamente al rapporto con l’uomo in preparazione di un futuro affido. Nel contempo i bambini migliorano la loro capacità di lettura e rendendosi utili sviluppano un sentimento di autostima che li accompagnerà per tutta la vita.
Bambini e ragazzi tra i 6 ed i 15 anni insieme in un unico progetto comune
L’intento iniziale, come hanno spiegato i funzionari della ‘Humane Society of Missouri‘, era quello di aiutare i cani più traumatizzati senza forzarli ad interagire fisicamente. Così si è pensato che i bambini potessero rivolgersi loro parlando.
Per ‘guidare’ e rendere più semplice il compito dei piccoli assistenti, si è pensato ad un semplice esercizio di lettura.
Ai ragazzi viene impartito un corso di formazione di 10 ore in cui gli si spiega lo scopo dell’esercizio e le regole da seguire. Dopodiché vengono fatti sedere su un morbido cuscino davanti ai box ed iniziano a leggere.
Piccoli lettori crescono ed imparano
E’ commovente vedere quanta attenzione riescono a suscitare nei piccoli ‘pazienti’. Sappiamo inoltre, dall’esperienze nelle nostre Officine a Colori, quanto la lettura possa coadiuvare il miglioramento e lo sviluppo cognitivo ed emotivo.
Ci auguriamo che questa iniziativa venga seguita anche in Italia dove ci sono molti cani da recuperare. Purtroppo sono numerose le storie di cani destinati ai combattimenti che non hanno mai conosciuto l’amore. I piccoli lettori che vorrebbero un cane ma per svariati motivi non possono averlo potrebbero così unire l’utile al dilettevole.
Questa storia ci testimonia come il contatto cane-uomo faccia sempre bene ad entrambi. Decidere di incoraggiare questi “incontri” diventa una “Best Practise” da promuovere e sostenere se vogliamo un futuro migliore.
(A cura di Silvia Bruciamonti)