Taranto, 23 Novembre 2017
Bambini picchiati e spinti così forte da cadere faccia a terra. Oltre ad essere strattonati e schiaffeggiati. Con queste accuse finisce in carcere una maestra, 50 anni, di una scuola d’infanzia di Taranto. Arrestata in flagranza di reato.
Tutta la vicenda dei bambini picchiati e spinti faccia a terra in una scuola d’Infanzia di Taranto
Le telecamere nascoste rivelano i maltrattamenti
Le indagini erano partite su denuncia di alcuni genitori che avevano notato disagi nei loro bambini. A segnalare le condotte dell’insegnante anche alcune colleghe che si erano rivolte alla dirigente scolastica. Le telecamere nascoste hanno registrato per 40 giorni. Decine gli episodi di violenza fisica e psicologica. Urla, schiaffi, bambini picchiati e spinti così violentemente fino a farli cadere faccia a terra.
Gli inquirenti: dalla violenza fisica e psicologica, situazioni di pericolo
Il Pubblico Ministero, Antonella De Luca, parla di “incapacità nel gestire i piccoli alunni durante l’orario scolastico, mancanze cui la stessa ha tentato di sopperire con aggressività e violenza sia fisica sia psicologica“. Secondo gli inquirenti, si sarebbero verificate ripetute “situazioni di pericolo create dalla insegnante con le proprie azioni, che rischiavano di provocare ben più gravi conseguenze in danno dei minori. Nessuna delle condotte accertate era tesa in qualsiasi maniera a educare i piccoli, i quali pure quando, subita una prima aggressione fisica, tentavano di riavvicinarsi alla maestra, cercando di essere in qualche modo consolati, venivano dalla stessa ignorati oppure nuovamente afferrati con forza”.
Una coppia di genitori picchia la maestra
Il procedimento si svolge con giudizio immediato, fissato per il 3 maggio 2018. Le parti offese sono 46. Ma il 15 marzo una coppia di genitori decide di far giustizia da sé. È il difensore della maestra, avv. Egidio Albanese, a darne notizia: “Quando si trovava agli arresti domiciliari aveva già subito minacce dalle stesse persone, che avevamo provveduto a denunciare“. Le minacce sarebbero diventate violenza fisica: la donna viene colta in uscita da un negozio del centro e picchiata. Dopo l’aggressione, la maestra si reca al Pronto soccorso dell’Ospedale Santissima Annunziata e presenta denuncia a Polizia e Carabinieri.
L’appello di Ilaria Maggi: Affidiamoci alla giustizia
“Comprendo la rabbia di questi genitori, io ci sono passata per prima, ma non possiamo rispondere con la violenza. Non solo si corre il rischio di inficiare il processo, che è la giusta sede per punire i maltrattamenti, ma si incorre nel grave errore di non dare il buon esempio – commenta Ilaria Maggi, presidente de La Via dei Colori – La nostra rabbia può diventare energia per combattere“. (Leggi la nota.)
Il Ministero citato come responsabile civile
A Luglio il giudice Sara Gabellone accoglie la richiesta delle parti civili e cita il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca come responsabile civile. Sarà rappresentato dall’avvocatura dello Stato, mentre le parti civili sono difese dagli avvocati Maurizio Besio, Leonardo Laporta, Guglielmo De Feis e Alessandro Scapati.
La perizia
Ad Ottobre il giudice monocratico nomina il consulente tecnico che eseguirà la perizia sulle riprese delle telecamere installate dalla Squadra mobile. Il consulente giurerà il 22 Ottobre 2018.
Se vuoi approfondire la vicenda giudiziaria accedi all’AREA RISERVATA.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71. O scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.