San Giorgio su Legnano (MI)
Picchiava e umiliava i bimbi e quando reagivano urlando e ribellandosi chiudeva loro la bocca con lo scotch. Accade nella periferia milanese nel nido privato Baby Village di Via Roma. Asilo che accoglieva undici bimbi da 1 a 3 anni. La maestra 42enne, Tamara Taverna, anche titolare della struttura, è stata arrestata dai Carabinieri del Nas diretti dal comandante Paolo Belgi. La maestra si trova ad oggi ai domiciliari.
Guarda il video dei NAS di Milano.
Arrestata maestra del nido Baby Village che picchiava e umiliava i bambini
Le indagini
Partite a valle della denuncia di un ex-dipendente che però aveva inizialmente segnalato solo scarsa igiene ed il non rispetto di alcune norme inerenti la sicurezza ed i pasti. Nel corso delle verifiche e dei controlli coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano è emerso però un quadro ben più grave. Il quale ha richiesto anche l’installazione di microcamere nascoste all’interno della struttura. La realtà agghiacciante è fatta di bambini che oltre a mangiare poco e male cibo scaduto o non idoneo erano continuamente vessati e maltrattati dalla persona che invece avrebbe dovuto garantire loro cure ed amore.
Spinte, schiaffi, urli e bestemmie erano riservati in ogni momento ai piccolissimi ospiti del nido Baby Village che quando “esageravano troppo” con lamentele o pianti venivano zittiti con il nastro adesivo.
La ricostruzione dei fatti
Secondo la ricostruzione dei fatti svolta dai NAS di Milano pare che nella prima mattinata la donna si occupasse da sola di tutti gli 11 bimbi della struttura. Usava “tenerli a bada” con minacce e vessazioni che sovente arrivavano anche alle bestemmie. Quando poi la situazione si faceva particolarmente “rumorosa”, o ingestibile, la donna distribuiva spinte, schiaffi e colpi ai bimbi piccolissimi e terrorizzati che le erano stati affidati dai genitori fiduciosi.
Inoltre dalle verifiche è emerso che, al fine di risparmiare al massimo sulle spese, nella struttura veniva frequentemente distribuito cibo scaduto o non adeguato alla tenera età delle vittime. Servito per altro utilizzando sempre lo stesso cucchiaio o le stesse stoviglie. Fatti analoghi, ahimè, li ricordiamo anche nei video dell’ormai tristemente noto Asilo Cip Ciop.
Nessuno dei genitori, come spesso accade, aveva mai dubitato di nulla. Infatti veniva rassicurato dalla donna che del quotidiano svolgersi delle giornate diceva solo cose positive. Comprovate anche da bigliettini che ogni giorno la maestra dava ai genitori con la descrizione di come il bimbo, o la bimba, aveva svolto la giornata. Dei pasti e delle attività, che alla luce dei video, si sono rivelate solo menzogne senza il minimo fondamento.
La Via dei Colori Onlus
L’associazione ha già provveduto a mettersi a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle Famiglie già ascoltati dai Carabinieri alle quali ci stringiamo col nostro massimo affetto e comprensione.