Agliana (PT), Dicembre 2011
Ancora bambini vittime di maltrattamenti. Questa volta abusi e vessazioni nell’asilo nido accadono ad Agliana, in provincia di Pistoia, nella struttura privata accreditata dal Comune il “Gatto Parlante”. La vicenda è venuta alla luce dopo la denuncia di tre studentesse di un liceo pistoiese che nel febbraio del 2010 avevano frequentato l’asilo per motivi di studio. Le ragazze riferirono alle proprie insegnanti di aver assistito ad episodi spiacevoli nei confronti dei bambini dell’asilo. Nel Febbraio 2011 si apre il fascicolo di indagine dei carabinieri che ascoltano i genitori dei bambini. Le testimonianze sono raccolte dal procuratore Claudio Curreli.
Tutta la vicenda sul caso di abusi e vessazioni nell’asilo nido Gatto Parlante
Le imputate sono sette in tutto
Quattro persone (Alice Cannas, 30 anni, di Vernio; Cinzia Pettini, 52 anni, di Serravalle; Stefania Briganti, 30 anni, di Agliana e Caterina Tibo, 30 anni, di Montale), all’epoca dei fatti educatrici nella struttura, sono accusate di maltrattamenti su minori per “atti di violenza fisica e psicologica” nei confronti dei bambini. Tre (Annamaria Imbarrato, 51 anni, di Firenze; Elisabetta Alpi, 50 anni, di Lamporecchio e Donella Maria Pellegrini, 64 anni, di Viareggio.) insegnanti del liceo pedagogico di Pistoia sotto accusa per omessa denuncia relativamente ad abusi e vessazioni di cui, a quanto pare, erano a conoscenza.
Il Capo di Imputazione
Atti di violenza fisica e psicologica. Grida in faccia fino a farli piangere. Bambini costretti a inghiottire il cibo a forza fino a provocargli il vomito, punizioni umilianti come essere rinchiusi da soli in bagno quando gli altri bambini mangiavano. Bambini più grandi legati nei seggioloni dei bimbi più piccoli non solo per farli stare scomodi ma a scopo degradante. Sedie sfilate da sotto mentre i bimbi si sedevano per farli cadere a terra. Bimbi chiusi in stanze buie terrorizzati da abusi e vessazioni quotidiani.
Chiude il “Gatto Parlante” dopo la revoca di autorizzazione e accreditamento
Nel Dicembre 2011 il sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini, annuncia la chiusura del nido. L’amministrazione comunale ha revocato l’autorizzazione e l’accreditamento all’asilo nido privato “Il Gatto parlante”.
“Una decisione non facile — hanno detto il sindaco Eleanna Ciampolini e l’assessore all’istruzione Alberto Ciampi — anche perché non è su elementi certi, ma per la tutela dei bambini e della bambine che frequentano la struttura, dove i locali sono perfettamente a norma. Però nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo sulle strutture dei servizi educativi, è stata rilevata al Gatto parlante una non corretta gestione ed osservanza del progetto educativo sottoposto a questa amministrazione. Quindi sono venuti a mancare i presupposti per l’autorizzazione e l’accreditamento. Nessuna segnalazione o lamentela ci è giunta dalle famiglie, che hanno sempre avuto una percezione positiva e non si tratta assolutamente di maltrattamenti sui bambini”.
I precedenti
Il “Gatto parlante” non è estraneo a episodi simili. Un’altra educatrice, di 30 anni, fu accusata di abuso di mezzi di correzione. La maestra patteggiò per fatti accaduti nel 2009. Si parlò di costrizione nel deglutire il cibo fino a provocare il vomito e umiliazioni nei confronti di alcuni bimbi.
Purtroppo la provincia pistoiese non è nuova ad episodi di questa natura, prima fra tutti quella dell’ormai famigerato asilo Cip Ciop. Ricordiamo poi quella de Il Magico Bosco e la terribile storia di Mattia Pierinelli rimasta ancora senza risposta alcuna.
Al via il processo per abusi e vessazioni nell’asilo
Nel Febbraio 2013 viene convocata la prima udienza preliminare davanti al Giudice Roberto Tredici. Le famiglie di 2 dei 26 bambini che frequentavano il nido sono costituite parti civili. I legali delle famiglie hanno fatto richiesta che fosse chiamata in causa, come responsabile civile, la cooperativa pratese, che all’epoca dei fatti gestiva la struttura, “Alice”. Il Giudice ha proceduto ad un rinvio tecnico per consentire alla cooperativa di costituirsi con un proprio legale.
Rinvio a giudizio per le maestre indagate: inizia il processo
Nel Marzo 2013 le 4 maestre sono state rinviate a giudizio con l’accusa di maltrattamenti ai bambini. Eliminata invece la posizione delle tre insegnanti accusate di omessa denuncia. Nel Settembre 2013 ha preso il via il processo nel quale la Cooperativa Alice viene chiamata come Responsabile Civile.
La sentenza di condanna
Il 25 Gennaio 2016 le quattro maestre accusate di abusi e vessazioni nell’asilo nido Gatto Parlante sono state condannate dal giudice Gaspari a pene di due anni, un anno e dieci mesi e un anno e sei mesi di reclusione. Con loro è stata condannata anche la cooperativa di Prato per la quale lavoravano.
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