Bari, 3 Giugno 2015
Bambino scappa dall’Asilo Principessa Jolanda. Un piccolo di 4 anni ospite dell’asilo barese, approfittando di una recita e del trambusto per il trasloco del materiale elettorale, è uscito dall’asilo ed ha percorso ben 8 isolati in mezzo ad enormi pericoli per la sua incolumità.
La vicenda del bambino scappato dall’asilo Principessa Jolanda di Bari
Aveva chiesto alla maestra di potersi recare in bagno ma invece di tornare in aula, trovando il portone aperto e senza alcuna vigilanza, il bambino scappa ed esce indisturbato dalla struttura.
A soli 4 anni questo piccolo ometto ha percorso da solo ben otto isolati lungo i quali, per fortuna, ha incrociato una signora che preoccupata per la sua incolumità lo ha accompagnato fino a casa dove però non c’era nessuno.
La grande memoria del bambino lo ha quindi condotto, sempre per mano alla gentile signora sconosciuta, a casa della nonna e tutto questo mentre i genitori si stavano disperando all’asilo dopo essere stati avvisati della “scomparsa” del figlio.
Le parole del papà
«Avevo il sangue alla testa» ha raccontato il padre al portale d’informazione cittadeibimbi.it. «La maestra di mio figlio mi ha chiamato al telefono dicendomi quello che mai avrei immaginato di sentirmi dire. “Suo figlio è sparito”. Io resto pietrificato».
Successivamente la maestra stessa si è preoccupata di allertare la Polizia che si è recata immediatamente sul posto.
«No, non è possibile, continuavo a ripetere ma la maestra, al telefono, mi faceva tornare alla realtà e mi diceva: “È andato al bagno, lo cerchiamo da mezzora, ma è scappato, non lo troviamo più. Abbiamo già chiamato la Polizia”». Continua disperato il papà. «Ed è stato proprio nel momento in cui la rabbia montava più forte che abbiamo ricevuto la telefonata più bella di tutta la nostra vita: nostro figlio era a casa di mia madre».
La comunità sconvolta
Il clima nell’istituto si era fatto molto acceso ma fortunatamente tutto si è concluso per il meglio. Inutile negare che si è sfiorata una vera e propria tragedia. La comunità tutta si stringe intorno alla famiglia e si dice sconvolta. “Un bimbo scappa e nessuno se ne accorge: questo non è accettabile“.
«Non è stato facile per me assistere agli sguardi fuggevoli e impauriti delle bidelle che mi evitavano, alle domande e scuse della dirigente.» racconta ancora il padre Giuseppe ai giornalisti «Ne ho dette tante. Quando nessuno sapeva dirmi dove fosse finito mio figlio e perché fosse stato possibile che lasciasse la sua scuola, ho gridato senza sosta: “Andrete tutti in prigione, vi mando all’inferno!”. Mia moglie nel frattempo chiamava vicini di casa e parenti. La dirigente alla fine ci ha convocato in direzione, si è scusata, ha detto che lei non era presente. Ma io le ho detto: “E gli altri? Qui non ci sono abbastanza persone per vigilare! E gli altri?”. Non lo nascondo, avevo il sangue alla testa, se non fosse arrivata la telefonata di mia madre al momento giusto nella scuola di mio figlio poteva finire molto peggio».
La denuncia alla Polizia
Saputo il figlio al sicuro e calmato cuore e rabbia il padre ha giustamente denunciato tutto alla Polizia ed il Comune ha avviato la doverosa indagine interna. Maestre, collaboratori scolastici e dirigente verranno ascoltati per accertare l’esatta successione dei fatti. Dopodiché, una volta stabiliti i responsabili, scatteranno per loro anche le sospensioni. Denunce formali potrebbero essere presentate anche nei confronti dell’ausiliaria e della maestra. Le colleghe però confermano la loro stima e fiducia nei confronti di quest’ultima: «La maestra ha un’esperienza trentennale non era mai capitata una cosa del genere».
Le parole della preside
Rosa Savino, preside dell’asilo Principessa Jolanda, promette “provvedimenti disciplinari” e dichiara «Appena ci siamo accorti della scomparsa ho allertato la polizia che è intervenuta. Quanto accaduto non ha giustificazioni e domani formalizzerò i provvedimenti disciplinari. Da una prima ricostruzione c’è stato un momento di confusione durante le procedure di trasloco del materiale elettorale che ha portato a questa mancanza di controllo. Ingiustificabile».
Questo non esclude che tali provvedimenti possano riguardare anche la preside stessa.
L’assessore comunale all’Istruzione Paola Romano ha dichiarato: «Quanto accaduto è inaccettabile. Si è trattata di una disattenzione gravissima e come amministrazione prenderemo provvedimenti».
Un caso analogo era avvenuto nel 2010 all’asilo La Balena di Pistoia.