Vicenza, 15 Marzo 2016
Una maestra sputa ad un bambino oltre che essere indagata per presunti maltrattamenti. L’ordinanza di misura cautelare è notificata all’insegnante dai Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza. I piccoli ospiti di una Scuola Materna del vicentino sarebbero stati vessati e maltrattati dalla donna che invece avrebbe dovuto coccolarli ed accudirli. La maestra sessantenne è stata sospesa per 5 mesi con l’accusa di aver agito maltrattando i sui suoi alunni tutti di età compresa tra i 3 ed i 5 anni tra l’ottobre 2014 e il febbraio 2016.
Una maestra sputa ad un bambino dell’asilo per insegnargli a non farlo
Secondo la ricostruzione dei fatti la donna minacciava e vessava i bambini dell’asilo quotidianamente. Addirittura in un’occasione pare abbia sputato ad un suo alunno solo per “punirlo” di aver sputato verso un suo compagno. La donna però, interrogata sui fatti anche dai giornalisti, ha raccontato di non essersi mai azzardata a sputare ma di aver semplicemente “finto il gesto” per dare l’insegnamento al bambino che poco prima aveva sputato ad un compagno.
I video che inchiodano la maestra
Non solo le testimonianze raccolte dai bambini ma anche i video ripresi di nascosto dalle forze dell’ordine inchinano la maestra violenta. Nei filmati la maestra strattona, scaraventa, picchia e sputa ai bambini. Immagini a dir poco drammatiche e in cui si nota anche la presenza di colleghe che fanno finta di niente.
Altri casi a Vicenza
Vicenza purtroppo non è nuova ad episodi di questo genere. Ricordiamo infatti il caso del bambino disabile picchiato dalle maestre nel 2013, ma soprattutto, nel Novembre 2013 era accaduto un caso davvero analogo e la coincidenza lascia davvero perplessi. In quel caso, Cristina Canevarollo, insegnante nella Scuola Elementare Andrea Palladio, è stata segnalata da una madre che ha poi sporto denuncia. Secondo la ricostruzione dei fatti un suo allievo aveva sputato a terra in palestra e lei aveva messo in fila i compagni a simulare lo stesso gesto verso di lui. E’ stata poi condannata a un mese e 10 giorni di carcere.
Come sempre La Via dei Colori Onlus ha provveduto a mettersi a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte per provare a capire la realtà. Chiunque avesse bisogno di un sostegno legale o psicologico specializzato e gratuito in casi dubbi o accertati di maltrattamenti, può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.