San Donato Milanese (MI), Aprile 2016
Una maestra è stata accusata di maltrattamenti nell’asilo comunale Rodari di San Donato Milanese perché avrebbe ripetutamente insultato e vessato una decina di bambini. Le piccole vittime sono tutte di età compresa tra i 3 ed i 5 anni. Nello specifico la donna, 48enne, è accusata di aver strattonato, vessato ed obbligato i suoi alunni a sedersi con modi irruenti e decisamente inappropriati. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la donna avrebbe addirittura tolto il piatto del pranzo dal tavolo anche quando i bambini non avevano ancora finito di mangiare.
Caso di maltrattamenti nell’asilo comunale Rodari di San Donato Milanese
I genitori si sono insospettiti a causa di cambiamenti umorali ed il nervoso costante che riscontravano nei propri figli. I bambini, secondo il racconto dei genitori, non andavano più volentieri a scuola e questo, nel Febbraio 2016, ha portato una mamma a sporgere denuncia.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Milano e coordinate dal PM Luca Gaglio, sono partite immediatamente. Nell’Aprile 2016 hanno previsto anche l’uso delle intercettazioni ambientali (audio e video) all’interno della struttura che purtroppo hanno confermato i sospetti iniziali.
«Non ti voglio più in classe, mi hai rotto!». Questa una delle frasi che la maestra avrebbe rivolto ad uno dei suoi alunni preso di mira.
Nonostante le indagini si siano svolte sotto il più stretto riserbo non appena la dirigenza scolastica ne ha avuto sentore ha sospeso immediatamente l’insegnante.
Successivamente il PM Gaglio ha prontamente predisposto anche gli incidenti probatori per i bambini. Pratica ormai abbastanza diffusa dopo il primo noto caso dell’Asilo Cip Ciop di Pistoia dove, proprio grazie agli incidenti probatori, si è potuto procedere con la contestazione del reato aggravato. Fra le persone chiamate a rilasciare sommarie informazioni testimoniali (SIT) sono state ascoltate anche alcune colleghe dell’insegnante ed alcuni genitori.
Il Giudizio Immediato
Nel Luglio 2016 il PM ha ritenuto di avere sufficienti elementi per richiedere il Giudizio Immediato. Ovvero il rito alternativo che permette di saltare l’Udienza Preliminare. Il PM ha inoltre predisposto la misura cautelare dell’interdizione allo svolgimento della professione per impedire alla maestra di tornare in aula a Settembre. La richiesta del PM è stata approvata dal GIP Donatella Banci Buonamici il 13 Settembre 2016.
Da quanto si è saputo, dall’indagine sui maltrattamenti nell’asilo Rodari non sarebbero emerse botte e percosse ma una lunga serie di vessazioni. Tra cui insulti, spinte e strattonamenti.
L’Assessore all’educazione
Il Comune, ovviamente informato solo ad indagini concluse, ha voluto subito incontrare i genitori delle vittime:
“Dopo essermi confrontata con il sindaco, – ha dichiarato l’Assessore all’educazione Chiara Papetti – abbiamo contattato la dirigenza scolastica e predisposto un percorso specifico per bambini e famiglie. È stato attivato un progetto di osservazione e avviamento al nuovo anno scolastico per la classe che era seguita dalla maestra sospesa. Conclusa questa fase saranno attivati laboratori e lavori di equipe a sostegno di tutte le persone coinvolte nella vicenda.“
Data la scelta del Giudizio Immediato, qualora non scelga riti alternativi (ovvero patteggiamento o rito abbreviato), la maestra accusata di maltrattamenti nell’asilo comunale Rodari dovrà comparire in aula nell’autunno 2016. Resta invece da capire se il Comune verrà chiamato in causa come parte civile nel processo essendo questa struttura proprio un asilo comunale sul quale gli organi di controllo avrebbero dovuto vigilare.
La vicenda in breve
- Febbraio 2016: Prima denuncia da parte di una mamma.
- Aprile 2016: Inizio intercettazioni audio e video nella struttura.
- 26 Luglio 2016: Il GIP di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del PM Luca Gaglio, predispone il Giudizio Immediato.
- 13 Settembre 2016: Il GIP di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del PM Luca Gaglio, ha interdetto la maestra dall’esercizio della professione in attesa di giudizio.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.