Solofra (AV), 5 giugno 2019
Quattro insegnanti sono indagati per aver compiuto maltrattamenti all’asilo di via Fratta a Solofra, in provincia di Avellino. Tutti e quattro sono stati arrestati in via cautelare dai Carabinieri di Avellino. Secondo le accuse rivolte agli indagati, oltre ai maltrattamenti, sarebbero accaduti anche degli abusi sessuali.
Caso di abusi sessuali e maltrattamenti all’asilo di Via Fratta a Solofra
Le indagini partono nel Gennaio 2019 con la denuncia di alcune mamme ai Carabinieri perché i bambini erano terrorizzati e non volevano più andare a scuola. In una chat su WhatsApp altri genitori avevano raccontato che i piccoli affermavano di quanto le maestre fossero solite “alzare le mani“. Purtroppo, oltre ai maltrattamenti, ci sono fortissimi dubbi anche di abusi sessuali sui bambini.
L’insegnante ai bambini: “Io ti devo impiccare“
Bambini spinti, strattonati, tirati per le braccia e trascinati a terra con frasi come “Stai zitto, non piangere, io ti devo impiccare“. Questi alcuni dei comportamenti registrati tra Febbraio e Maggio 2019 dalle telecamere nascoste all’interno della struttura. Ci sarebbe anche un caso di violenza sessuale in cui un insegnante avrebbe ripetutamente palpeggiato un bambino di 5 anni.
Le misure cautelari
Secondo la Procura di Avellino quattro insegnanti, un uomo e tre donne, residenti tra le province di Avellino e Salerno, sono gravemente indiziati di ripetuti maltrattamenti nei confronti di minori e violenza sessuale. Nel Giugno 2019 vengono tutti sottoposti a misura cautelare su disposizione del Gip di Avellino Fabrizio Ciccone: tre finiscono agli arresti domiciliari mentre una è interdetta per sei mesi.
La dirigente: Nessuna segnalazione
La dirigente si dice sconvolta: “Mai un sospetto, insegnanti irreprensibili e sempre puntuali nel loro lavoro, sono arrivata a scuola e mi sono ritrovata con quattro docenti in meno – afferma – È stato un fulmine improvviso nelle nostre vite, nella nostra scuola in cui mai nessuno mi aveva raccontato nulla, nessun genitore mi aveva riferito di violenze o maltrattamenti“.
Scarcerata una degli indagati
Il 7 Giugno 2019 si ha notizia della scarcerazione di una degli indagati. Su richiesta dell’Avv. Gaetano Aufiero, il Gip revoca i domiciliari per la maestra 66enne di Santa Paolina. Nei 45 minuti di video visionati non ci sarebbero elementi compatibili con i maltrattamenti all’asilo di Via Fratta. La misura è sostituita con l’obbligo di firma.
I maestri si dichiarano innocenti
Tutti gli insegnanti si dichiarano innocenti. M.R.G, 55 anni di Salerno, si dichiara stupita del provvedimento perché riteneva di avere un buon rapporto con tutti i bambini. Anche gli altri respingono le accuse. Sono: V.P., 46 anni di Cava de’ Tirreni, Maria Laura Lieto, 63 anni di Santa Paolina, e Gerardo De Piano, 56 anni di Solofra. Quest’ultimo è in carcere a Bellizzi Irpino dopo la revoca del beneficio dei domiciliari. L’uomo ha incontrato la mamma di uno dei bambini dell’asilo ed il suo amico parroco. Dopo qualche giorno arriva notizia di un suo imminente trasferimento a Vallo della Lucania perché pare che il carcere di Bellizzi Irpino non sia adeguato ad ospitare detenuti coinvolti in casi delicati come il suo.
Riesame: niente abusi sessuali nell’asilo, il maestro torna libero e poco dopo anche la collega
Il 17 giugno 2019 il maestro di religione Gerardo De Piano accusato di violenza sessuale, difeso dall’Avv. Aufiero, viene scarcerato per decisione del Tribunale del Riesame. Secondo il TdR non c’è stato abuso sessuale. Così il maestro torna libero e resta in piedi solo la misura interdittiva per i maltrattamenti. Revocato l’obbligo di dimora anche per un’altra maestra, sempre difesa dall’Avv. Aufiero. Intanto il sostituto procuratore Luigi Iglio, in disaccordo con il Tribunale del Riesame, deposita nuovi video.
La maestra V.P. torna libera: Il Tribunale del Riesame non ravvede gravi indizi di colpevolezza ed il 1 Luglio 2019 revoca i domiciliari. La donna resta comunque sospesa per nove mesi. Difesa dall’Avv. Giuseppe Fedele l’indagata aveva respinto le accuse in sede di interrogatorio di garanzia. Intanto la Procura chiede un incidente probatorio per ascoltare i minori coinvolti.
L’incidente probatorio
L’11 Luglio 2019 cominciano le audizioni protette dei bambini. Nella prima giornata sono sentiti otto piccoli in cinque ore di interrogatorio per il sostituto procuratore e la psicologa. Altri sette bambini sono attesi nei giorni successivi.
La Procura ricorre contro il Tribunale del Riesame: gli abusi sessuali nell’asilo sono inequivocabili
Nel Settembre 2019 viene presentato un ricorso in Cassazione del PM che lascia ben poco spazio all’immaginazione. Nel documento la Procura esplicita come l’indagato, ripreso dalle telecamere nascoste dagli inquirenti, si appresti spesso a toccare le parti intime di un bambino. Nelle durissime pagine del ricorso si parla addirittura di conclusioni emesse dal TdR “al limite dell’illogico“.
Infatti secondo Irpina News nelle numerose pagine, a firma di Luigi Iglio, si leggerebbe: “Nelle immagini l’indagato adagia il bambino sul banco e porta inequivocabilmente la mano nelle parti intime del minore, anche se si tratta di un contatto avvenuto sopra i vestiti. La rilevanza penale del gesto quale atto sessuale è inequivocabile per chi indaga. In un altro episodio, invece, il maestro bacia prima il bimbo sul collo in maniera prolungata e poi termina l’azione con un bacio a timbro sulle labbra“.
Non esistono giustificazioni plausibili a comportamenti assimilabili alle violenze sessuali su minori
La Procura non ha dubbi e nel proprio ricorso, svelato dalle pagine di Irpina News, tuona che “anche se si trattasse di pratiche ludiche esse non trovano assolutamente traccia nelle scuole materne e non appaiono in linea con le finalità educative e pedagogiche cui gli insegnanti di una scuola materna dovrebbero ispirarsi. L’anomalia del gesto lo rende difficilmente inquadrabile in un tipo di gioco praticato in una scuola materna con bimbi di cinque anni“.
Ed ancora, disquisendo rispetto al fatto che la presunta vittima, alla sua tenera età di 5 anni, potesse in qualche misura discernere la gravità dei gesti che è stato costretto a subire, la Procura afferma che il bambino “non può comprendere gli effetti negativi di tale condotta“. Secondo Iglio infatti il TdR non ha valutato bene gli elementi soprattutto “(…) l’autodeterminazione del piccolo, soprattutto sotto il profilo sessuale. La stessa finalità ludica del gioco non esclude affatto la sua valenza sessuale“.
La Procura chiede fermamente l’annullamento dell’ordinanza che revoca la misura cautelare al maestro
Il sostituto procuratore Luigi Iglio non ha quindi dubbi rispetto alle violenze e chiede che l’ordinanza di revoca della misura cautelare emessa dal TdR venga annullata.
Sul ricorso della Procura rispetto alla revoca delle misure cautelari ordinate al maestro accusato di aver commesso abusi sessuali all’asilo di Via Fratta a Solofra si pronuncerà l’Alta Corte.
Due condanne e due rinvii a giudizio
Nel Maggio 2021 arriva la sentenza del Gup del Tribunale di Avellino Francesca Spella che condanna due dei quattro maestri accusati di maltrattamenti all’asilo si Via Fratta a Solofra. Due anni di reclusione, pena sospesa, per Maria Laura Lieto e Gerardo De Piano. Per quest’ultimo cade l’accusa principale di violenza sessuale che aveva portato il maestro di religione in carcere. Rinviati a giudizio gli altri due imputati coinvolti nell’inchiesta, per loro il processo si svolgerà davanti al giudice Michela Eligiato.
Maestro assolto definitivamente dall’accusa di violenza sessuale
Nell’Ottobre 2021 con la decisione della Procura di Avellino di non proporre Appello avverso alla sentenza del Maggio 2021 Gerardo De Piano viene definitivamente assolto dall’accusa di violenza sessuale sui bambini dell’asilo. Sia per lui che per gli altri insegnanti rimane in piedi il procedimento per maltrattamenti.
L’archiviazione del procedimento a carico dei carabinieri che condussero le indagini
Nel Luglio 2022 arriva l’archiviazione del procedimento per falso e calunnia a carico di due marescialli che hanno condotto le indagini. L’avvocato di Gerardo De Piano aveva chiesto di fare chiarezza su come erano state portate avanti le indagini ma per il Gip l’accusa è infondata e le indagini si sono svolte in modo corretto.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.