Prato, 10 Luglio 2015
Caso di maltrattamenti sui pazienti nella RSA di Narnali a Prato. Questa volta le vittime dei presunti abusi perpetrati all’interno della Residenza Sanitaria Assistita (RSA) in Via Del Guado a Narnali sono tutti pazienti anziani con gravi patologie e in diversi casi non autosufficienti.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella RSA di Narnali
Le indagini
Le indagini sono partite da segnalazioni anonime e sono durate circa due mesi. Condotte da Francesco Nannucci della Squadra Mobile di Prato, in collaborazione con la Asl 4 di Prato, hanno coinvolto 17 persone dello Staff operante nella struttura. Tutte residenti tra Prato e Pistoia. A nove degli indagati, tra i quali ci sarebbero 2 infermieri dell’Asl e 7 operatori socio sanitari (O.S.S.) della Cooperativa Astir, sarebbe stata notificata la misura cautelare di sospensione dal pubblico servizio per periodi dai sei mesi a un anno. Fra i nomi degli indagati risultano: Daniela Lascialfari, Chantal Abi, Cristina Cianella, Fiorella Parlanti, Alessandro Pozzato, Maria Grazia Carenzi, Liviana Pastorelli, Filomena di Lillo e Biagio Carta. Nelle videoregistrazioni emergono schiaffi, furti, vessazioni ed insulti di ogni gravità confermate anche da due tirocinanti infermieri.
I maltrattamenti sui pazienti
Secondo le indagini all’interno della struttura si sarebbero verificati molti furti di denaro oltre a:
“Una situazione grave – spiega la nota diffusa dalla polizia– di umiliazione continua degli anziani, anche in momenti delicati della loro vita, e un contesto generalizzato di tali condotte. Quotidiani erano i maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei degenti, sottoposti, senza alcun motivo, a strattonamenti e a condotte lesive della loro integrità fisica. Altrettanto quotidiani erano le condotte di dileggio e ingiuria verso gli ospiti della residenza, che denotano una costante volontà vessatoria nei confronti dei malati”.
Il precedente e le reazioni
Dopo la visione dei video la Polizia è intervenuta nella struttura senza mai svelare il motivo dei controlli. I maltrattamenti nella RSA di Narnali si sono immediatamente interrotti e dalle intercettazioni telefoniche si è evinto lo spargersi della voce fra gli operatori di possibili indagini in corso. La struttura già nel 2012 era stata oggetto di un’indagine similare che aveva condotto alla sospensione per 4 mesi di uno degli operatori, ora di nuovo indagato. L’Asl, costituitasi parte civile, ha sostituito l’intero personale della struttura ed interrotto la convenzione con Astir che forniva gli addetti ai servizi di base affidati alla Misericordia.
L’udienza preliminare e le prime condanne
L’udienza preliminare del 24 Novembre 2016 si chiude con nove condanne e quattro rinvii a giudizio. Il Gup Angela Fantechi ha deciso dopo otto ore di camera di consiglio.
- Tre anni per Daniela Lascialfari, interdetta per cinque anni dai pubblici uffici e per due dall’esercizio della professione.
- Rito abbreviato per Fatime Hysembelliu, Cristina Cianella e Filomena De Lillo, rispettivamente condannate ad un anno e sei mesi di reclusione.
- Duecento euro di multa per Abi Chantal accusata di percosse.
- Patteggiamenti per Biagio Carta e Maria Grazia Carenzi (un anno e 8 mesi), Fiorella Parlanti (un anno e sei mesi) ed Alessandro Pozzato (un anno e 9 mesi). Tutti con pena sospesa condizionata a lavori socialmente utili.
- Rinviati a giudizio Maria Cristina Latessa, Khadija Halim, Liviana Pastorelli, Lidia Del Medico.
Il Processo
Il 16 gennaio 2018 arriva sul banco dei testimoni Michele Corsetti, uno dei due tirocinanti da cui era partita l’indagine. Dai suoi racconti saltano fuori frasi terribili pronunciate dalle imputate (quattro infermiere e Oss della struttura):
“Respiri male? Noi l’ambulanza non la chiamiamo, tanto muori stasera… anzi ora ci firmi un foglio e ci lasci la casa”.
E così dicendo ridevano sbeffeggiando le anziane ospiti della RSA. Anche lo stesso Corsetti veniva umiliato dall’infermiera sua tutor tanto da rendergli impossibile intervenire. Per questo dopo la denuncia aveva iniziato a raccogliere prove in modo autonomo col suo smartphone acquisite poi dagli inquirenti. Tra le varie registrazioni vi è anche una paziente pesantemente offesa con epiteti a sfondo sessuale.
Il Processo agli ultimi quattro imputati
Il 7 Maggio 2019 si chiude definitivamente tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella RSA di Narnali. Il processo per gli ultimi quattro imputati è finito con le assoluzioni. Le ultime sentenze sono state lette dal giudice Francesca Scarlatti che ha esteso l’assoluzione a tutti nonostante il PM Egidio Celano l’avesse chiesta solo per Latessa e Khadija. Rigettate anche tutte le richieste delle parti civili a carico dei responsabili civili All 4, cooperativa La Ginestra e consorzio Astir.
L’infermiera Cristina Latessa è stata assolta dal reato per contraddittorietà della prova così come l’Operatrice sociosanitaria Halim Khadija. Invece le altre due operatrici sociosanitarie, Lidia Del Medico e Liviana Pastorelli, hanno visto l’imputazione riqualificarsi. La prima in ingiurie e per effetto della depenalizzazione del reato è stata assolta. La seconda in percosse con una condanna a due mesi pena sospesa.
La vicenda in breve
- Maggio 2015: Segnalazioni anonime parlano di maltrattamenti nella RSA di Narnali. Partono le indagini.
- 10 Luglio 2015: Misura cautelare per nove persone su diciassette coivolte nell’inchiesta.
- 24 Novembre 2016: Udienza preliminare. Nove condanne (con riti alternativi) e quattro rinvii a giudizio.
- 16 Gennaio 2018: Udienza dibattimentale. Il tirocinante Michele Corsetti rende testimonianza di gravi violenze all’interno della struttura.
- 7 Maggio 2019: Gli ultimi quattro imputati rimasti vengono tutti assolti.
Come sempre La Via dei Colori Onlus ha provveduto a mettersi a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di consulenza tecnica gratuita o di un sostegno legale e psicologico specializzato in casi dubbi o accertati di maltrattamento può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.