Amorosi (BN), 16 Marzo 2017
Vessazioni e violenze di vario tipo sono i maltrattamenti nella scuola elementare di Amorosi, in provincia di Benevento, venuti alla luce a carico di una maestra, Maria Liguori di 51 anni. Il Giudice, su richiesta del Pubblico Ministero, ha richiesto la misura interdittiva di sospensione dall’impiego per 12 mesi. Secondo la ricostruzione dei fatti la donna avrebbe maltrattato e coperto di vessazioni quotidiane i bambini che le erano stati affidati. La Procura ha dichiarato che i piccoli allievi erano “in stato di costante soggezione psicologica“.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella scuola elementare di Amorosi
Il 16 Marzo 2017 la Squadra Mobile di Benevento ha notificato alla maestra la misura cautelare emessa dal GIP. La maestra ha quindi avuto un’interdizione dal pubblico servizio per 12 mesi.
Come abbiamo avuto modo di spiegare nel post di approfondimento, quando su una persona ci sono gravi indizi di colpevolezza, il Pubblico Ministero può richiedere al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di applicare quella che si chiama Misura Cautelare. Questo decreto viene solitamente notificato dalle Forze dell’Ordine alla persona indagata e fa in modo che questa non possa reiterare il reato, darsi alla fuga o inquinare le prove.
Le indagini
Le indagini, coordinate dai Magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, sono state molto complesse. Infatti le segnalazioni dei genitori, preoccupati dai cambiamenti negativi dei propri bambini, erano state numerose e dettagliate.
Ecco perché, dopo i primi riscontri, gli inquirenti hanno deciso di procedere con l’installazione di alcune telecamere nascoste all’interno della struttura. Questo ha permesso di immortalare numerosi episodi di violenza nei confronti dei bambini appartenenti alla prima ed alla seconda classe dell’istituto primario.
Nel corso delle indagini sarebbe emerso che l’insegnante era solita colpire gli alunni e schiaffeggiarli, ma anche di riempirli d’insulti e vessazioni. I fatti contestati sono accaduti tra Ottobre e Dicembre 2016.
Vessazioni e violenze all’ordine del giorno
Calci, libri in testa e vessazioni pare fossero un modus operandi quotidiano e costante. Secondo le indiscrezioni i bambini venivano trascinati per la classe o spinti violentemente nonché percossi con qualunque cosa capitasse a tiro della maestra.
Ma l’insegnante campana non si limitava a “ferire” fisicamente i propri alunni. Infatti li apostrofava anche dando loro dei “ciucci, cretini, stupidi e ritardati mentali“.
La richiesta di patteggiamento
A vallo dell’interrogatorio di garanzia in cui la maestra si era detta pentita per ciò che aveva fatto nell’Aprile 2017 ha chiesto il patteggiamento incrociando il parere favorevole della Procura. Spetta ora al Gip decidere se la maestra è responsabile dei maltrattamenti nella scuola elementare di Amorosi.
La condanna
Nel Maggio 2018 il patteggiamento viene accettato. La maestra Maria Liguori viene condannata a due anni di reclusione con la sospensione della pena e potrà tornare all’insegnamento. La donna ha ammesso le sue responsabilità cercando di ricondurle in un clima di frustrazione che stava vivendo per l’impossibilità di gestire una classe troppo vivace.
La vicenda in breve
- Tra Ottobre e Dicembre 2016: Arco temporale durante il quale sono avvenuti i maltrattamenti nella scuola elementare di Amorosi contestati alla maestra.
- 16 Marzo 2017: La Squadra Mobile di Benevento ha notificato alla maestra la misura cautelare emessa dal GIP. La donna viene interdetta dal servizio per 12 mesi.
- 18 Aprile 2017: La maestra ha chiesto di patteggiare.
- 23 Maggio 2018: Il patteggiamento viene accettato e la maestra Maria Liguori è stata condannata a due anni di reclusione con la sospensione della pena.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.