Pescara, 19 ottobre 2017
I Carabinieri l’hanno arrestata in flagranza di reato mentre strattonava una bambina. Così è finita in manette Rita P., 64 anni, con l’accusa di maltrattamenti nella scuola elementare Piano T in zona Zanni a Pescara. Le telecamere avrebbero ripreso la donna intenta a dare pizzicotti, strattonare, tirare i capelli ed urlare ai bambini di 10 anni.
Caso di maltrattamenti nella scuola elementare Piano T di Pescara
Le segnalazioni sono state fatte da alcuni genitori a fine Settembre 2017. A seguito di un esposto i militari, diretti dal capitano Antonio Di Mauro e dal tenente Antonio Di Dalmazi, hanno piazzato delle telecamere nascoste nella scuola elementare. Le indagini sono durate pochi giorni, dal 9 Ottobre 2017 fino all’arresto in flagranza, quando i carabinieri hanno posto fine alla condotta della maestra.
Bambini tirati per i capelli
“Abbiamo accertato – ha detto Di Mauro – condotte ripetute di pratiche di insegnamento che travalicavano i limiti dello ius corrigendi, andando a trascendere in atti vessatori che ingeneravano nei bambini uno stato di timore e tensione”. Si parla infatti di bambini tirati per i capelli, pizzichi, strattonanti ed urla. Oltre al rivolgersi agli alunni con espressioni del tipo “Stai zitto animale, non un bambino” e “Vattene fuori animale” obbligandoli ad infliggersi punizioni da soli come “Datti due sberle da solo” o “Datti una bella sberla tre volte“.
Maestra arrestata in flagranza di reato
I militari sono intervenuti mentre la donna strattonava una bambina. “Siamo entrati in aula – ha detto Di Dalmazi – con molto garbo e tatto. Eravamo in borghese. Abbiamo chiesto alla maestra di uscire e, una volta fuori dalla classe, abbiamo spiegato i motivi della nostra presenza. Poi è stata portata in caserma per il disbrigo delle formalità di rito. La maestra è apparsa frastornata e preoccupata”. Per lei è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’interdizione dall’insegnamento
Durante l’interrogatorio di garanzia, davanti al Gip Antonella Di Carlo, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Al termine dell’udienza del 23 Ottobre 2017 è tornata in libertà ma il giudice ha disposto l’interdizione dall’insegnamento per 12 mesi. Il 25 Aprile 2018 arriva la chiusura delle indagini da parte della Procura di Pescara.
La richiesta di rinvio a giudizio
Il 6 Luglio 2018 il PM Anna Benigni ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio a carico dell’insegnante. La vicenda passa ora al vaglio del Gup che dovrà fissare la data dell’udienza preliminare e pronunciarsi sulla richiesta della pubblica accusa.
Ad oggi non si sa ancora come sia andata a finire la vicenda.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.