Nardò (LE), 18 Giugno 2019
A pochi mesi dall’uscita del caso in una scuola elementare dello stesso comune, una maestra è interdetta dall’insegnamento per maltrattamenti in una scuola d’infanzia di Nardò, in provincia di Lecce. Botte e minacce su almeno venti bambini.
Caso di maltrattamenti in una scuola d’infanzia di Nardò
Le indagini partono nel Febbraio 2019 con la denuncia ai Carabinieri da parte dei genitori di un bambino di 3 anni che avevano notato dei lividi sulla gamba del piccolo ed aveva improvvisamente cambiato comportamento. Crisi e rifiuto di andare a scuola li notano poi anche altri genitori che si aggiungono alla denuncia. I cambiamenti comportamentali improvvisi e negativi sono sempre un campanello d’allarme che richiede un aumento di attenzione.
Sistematiche e quotidiane vessazioni psico-fisiche
Su richiesta del PM Donatella Palumbo vengono installate delle telecamere nascoste all’interno della struttura scolastica che, tra il 27 Febbraio ed il 12 Aprile 2019, fanno emergere ben 47 episodi di maltrattamento. Insulti, minacce, schiaffi e sculacciate. Le registrazioni riporterebbero frasi come: “Stai zitto o ti ammazzo di botte“, “guai a te se ti muovi, ti taglio le gambe con la forbice“, “ti tiro un pugno e ti faccio finire in ospedale“, “ti spezzo le ossa” o ancora “se qualcuno fiata gli taglio le dita“.
Gli inquirenti parlano di “sistematiche e pressoché quotidiane vessazioni psico–fisiche nei confronti sia degli alunni che delle alunne oggetto delle sue attenzioni, sia verso i restanti componenti della classe che inermi assistevano terrorizzati a questi episodi di violenza“. Nei filmati choc anche il pianto disperato dei piccoli.
Maestra interdetta
La donna sotto accusa è la maestra I.F., pugliese di 61 anni. Nel Giugno 2019, su disposizione del Gip Edoardo D’Ambrosio, è interdetta dall’esercizio dell’attività di insegnamento per sei mesi. L’accusa che le viene contestata è abuso dei mezzi di correzione. La donna ha sempre respinto ogni accusa sostenendo che ogni suo comportamento era dettato dall’esigenza di mantenere l’ordine in classe.
Il rinvio a giudizio
Nel Settembre 2020, presso il Tribunale di Lecce, il Giudice dell’udienza preliminare, Michele Toriello, rinvia a giudizio la maestra, ora in pensione, accusata di maltrattamenti in una scuola d’infanzia di Nardò. I genitori di otto bambini si sono costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Anna Sabato, Anna Inguscio, Cosimo Perrone e Antonio Falangone. L’insegnante non ha avanzato richiesta di riti alternativi ed è difesa dagli avv. Giuseppe e Giulia Bonsegna. L’inizio del processo è previsto per il 27 Novembre 2020 dinanzi al giudice monocratico Fabrizio Malagnino.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.