Acerno (SA), 19 Ottobre 2016
Nel salernitano è finita sotto inchiesta per maltrattamenti nella struttura per anziani e disabili l’Hotel Stella della Società Villa Igea. Secondo la ricostruzione dei fatti nella struttura di Acerno gli ospiti sarebbero stati picchiati e vessati quotidianamente. Diciotto persone, tra cui il direttore ed alcuni operatori sanitari impiegati nella struttura, sarebbero stati accusati di maltrattamenti (reato 572 cp). Il 19 Ottobre 2016 i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno notificato a tutte le persone coinvolte la misura cautelare consistente in 12 mesi di sospensione dal servizio. Contestualmente i NAS di Salerno hanno eseguito un’ispezione che ha riguardato tutti i locali della struttura al fine di verificarne anche le condizioni igienico-sanitarie.
Caso di maltrattamenti nella struttura per anziani e disabili di Acerno
A denunciare sono stati due ex dipendenti della società. Calci, pugni e schiaffi ai danni di persone non autosufficienti e che quindi non avevano la possibilità di difendersi e ribellarsi. Questa l’accusa per 18 persone operanti nella casa di riposo per anziani di Acerno. Gli anziani, bloccati per ore ed abbandonati su scomode sedie, di fatto isolati dal resto del mondo e privati di qualunque minimo diritto, hanno sognato a lungo che l’incubo finisse.
L’Operazione “Bad House”, che ha permesso di portare alla luce una realtà a dir poco sconcertante, ha previsto l’uso di videocamere e microfoni nascosti. Le registrazioni audio e video hanno permesso agli inquirenti di evidenziare come il direttore ed alcuni operatori sanitari picchiassero, strattonassero e si prendessero gioco degli anziani ospiti senza alcun ritegno.
Secondo quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti gli operatori della struttura avrebbero addirittura impedito ai pazienti di usufruire del bagno. Costringendoli così a farsi la pipì addosso per la disperazione.
Episodi simili, sempre a danno di anziani e disabili, si sono riscontrati anche nell’RSA di Vada Sabatia ed in quella dei Cedri di Nè.
Le prime condanne
Il 7 Giugno 2017 arrivano le prime condanne per due dipendenti della struttura che hanno patteggiato la pena di un anno e nove mesi. Entrambi gli indagati hanno ammesso di aver utilizzato un linguaggio inappropriato e volgare nei confronti dei pazienti pur respingendo le accuse di maltrattamento. Per gli altri 16 indagati l’udienza preliminare è fissata a Settembre 2017.
Il rinvio a giudizio
I primi di Novembre 2017 è stato chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Le prime discussioni in aula prenderanno il via da metà Novembre 2017. Inoltre il PM Francesca Fittipaldi ha chiesto che siano condannati a cinque anni e quattro mesi di reclusione tutti gli imputati che hanno avanzato richiesta di rito abbreviato.
Condannati altri 11 operatori
Il 6 Dicembre 2017 il Gup Pietro Indinnimeo condanna per maltrattamenti nella struttura per anziani e disabili di Acerno altri 11 operatori che avevano scelto il rito abbreviato. Nonostante la richiesta di pena del PM fosse stata più elevata al termine dell’udienza il Gup ha condannato nello specifico:
Gli operatori Alfonsina Rubino, Salvatore Di Nicola, Annarita Cianciulli, Domenica Frasca, Giuseppe Guazzo, Raffaele Pecoraro, Pierina Capone e Antonio Vasso ad un anno ed otto mesi. Gerardina Giudice, Donatella Iuliano e Dorina Meta ad un anno e quattro mesi. Tutti con sospensione condizionale della pena.
Il giudice ha anche condannato tutti gli imputati al risarcimento del danno alle costituite parti civili da liquidarsi in separato giudizio.
Sono ancora da definire le posizioni dei vertici della società che gestiva la casa di riposo. In particolare quelle dell’Amministratore legale Roberto Di Lascio e sua madre Rita Di Nicola indicata come la tuttofare della struttura. Gli altri imputati hanno fatto ricorso al patteggiamento.
La Corte di Appello
Il 19 Dicembre 2020 la Corte di Appello di Salerno ha confermato tutte le condanne per dieci operatori. Assolta solo Pierina Capone per non aver commesso il fatto.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.