Loro Ciuffenna (AR), 16 Aprile 2017
Era solo una finta clinica per disabili quella che sorgeva a Loro Ciuffenna in provincia di Arezzo. La struttura, finita sotto inchiesta, è stata posta sotto sequestro per interrompere l’esercizio abusivo.
Finta clinica per disabili scoperta ad Arezzo
Le famiglie dei degenti erano certe di pagare la retta di una clinica gestita da personale altamente specializzato. In realtà, secondo quanto emerso, il personale non aveva neanche le qualifiche minime richieste.
La struttura finita sotto sequestro a seguito del blitz dei NAS non era niente di più di un albergo per persone disabili. Psicologo e psicoterapeuta di riferimento sono stati infatti denunciati per “esercizio abusivo della professione per mancanza del titolo abilitativo”.
Quattro le persone presenti al momento del blitz nella finta clinica per disabili e plausibilmente parti offese nell’indagine.
Moreno Botti, primo cittadino della piccola frazione di Loro Ciuffenna nel valdarnese, ha predisposto l’ordinanza che ha permesso di mettere i sigilli alla struttura.
Le indagini dei NAS
Le indagini condotte dai NAS hanno dovuto compiere lunghi giri prima di smascherare le verità celate dietro la finta clinica per disabili. Il principale sospettato, un quarantanovenne residente a Firenze, risulterebbe implicato in un grosso giro d’affari che coinvolgerebbe anche il titolare della Cooperativa fiorentina Ascot.
Secondo le ricostruzioni i pazienti disabili passavano le prime visite a Firenze e poi venivano trasferiti nella finta clinica di Loro Ciuffenna. Apparentemente niente pareva lasciar dubbi sull’affidabilità della struttura.
La finta clinica aveva abbindolato utenti e cittadini
La finta clinica che sorge immersa nel verde del Pratomagno aveva convinto tutti. Le rette, che oscillavano tra i 60 ed i 150 euro al giorno, erano state giustificabili solo per la presenza dei sedicenti professionisti. Durante il blitz dei NAS però la realtà che è emersa è stata completamente diversa. Al momento del sequestro erano presenti quattro persone. Gli utenti, tutti affetti da disabilità cognitive di vario genere, erano una donna di 41 anni, due uomini di 25 e 52 anni ed un ragazzo di soli 14 anni.
Il sequestro cautelativo è stato reso necessario per interrompere l’esercizio abusivo della professione.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.