Vaprio D’Adda (MI), 19 Giugno 2014
Anziani abbandonati e maltrattati. Una storia di abusi indicibili torna a farsi largo nella cronaca del nostro paese e questa volta i protagonisti, come spesso accade, sono gli anziani. La Guardia di Finanza milanese, coordinata dal PM Luca Gaglio, ha condotto la complicata indagine culminata con l’arresto di due operatrici di origine ucraina. Rosa Murgo, 67 anni, e Lilia Guyda, 57enne, in servizio nella casa di riposo Villa Clara a Vaprio D’Adda ed attualmente ai domiciliari.
Tutta la vicenda sul caso degli anziani abbandonati e maltrattati nella casa di riposo Villa Clara
Per Clara Patti e Giorgia Barbera, rispettivamente madre e figlia oltre che amministratrici della struttura, è stata predisposta l’interdizione dall’esercizio della professione. Infatti in seguito alle indagini è emerso che molti degli operatori lavorassero in nero e privi delle basilari qualifiche. Oltre a loro sono state iscritte nel registro degli indagati altre 8 persone. Tra cui medici, inservienti, infermieri ed il medico consulente che operava nella struttura. Le accuse sono maltrattamento e abbandono di persone sottoposte alla custodia oltre che violazione dell’obbligo di referto da parte del medico.
Le indagini
Le indagini sono partite nel Novembre 2012 a seguito della segnalazione di un militare della GDF in servizio alla tenenza di Gorgonzola. Indagini che hanno richiesto molto tempo con interrogatori ai familiari e persino l’installazione di microfoni e telecamere nascoste all’interno della struttura.
Grazie alle intercettazioni si è scoperto che gli ospiti della Casa di Cura Villa Clara milanese, da tempo erano costretti a maltrattamenti fisici e psicologici come per esempio essere svegliati e costretti ad alzarsi del letto alle 4.30 del mattino o rimanere chiusi in punizione dentro un bagno e solo perché magari avevano cercato di rivendicare un po’ della loro dignità.
Anziani abbandonati e maltrattati senza alcun ritegno
Secondo le indagini, le due operatrici arrestate «hanno dimostrato totale insensibilità alle richieste degli ospiti e un’assoluta intolleranza», riservando agli anziani abbandonati, maltrattamenti e umiliazioni psicologiche di varia natura. Secondo l’accusa pare inoltre che agli ospiti di Villa Clara venissero somministrati farmaci scaduti o non corretti soprattutto là dove mancava addirittura il piano terapeutico specifico per il paziente.
Gli agenti della Guardia di Finanza, intervenuti nella struttura privata e non convenzionata per effettuare tutte le ispezioni di rito, hanno trovato gli ospiti della struttura in camere troppo affollate, prive di bagni adatti ai disabili e delle più comuni norme per la gestione delle persone non autosufficienti, nonostante la retta superasse di molto i 2000 euro mensili.
Purtroppo sovente sono gli anziani le vittime di abusi e maltrattamenti come nel caso di Nuoro e di Villa Alba.
La richiesta di condanna
Il 23 Setembro 2016 nel corso della sua requisitoria il PM Luca Gaglio ha chiesto di condannare tutti i 10 imputati. Nello specifico: 1 anno e 8 mesi per Clara Patti, la badante Aurelia Culin e l’amministratore di fatto della società che gestisce la casa di riposo Villa Clara; 1 anno e 6 mesi per l’assistente Esterina Resinelli; 1 anno e 3 mesi per il medico Mirella Chizzini e 1 anno per l’amministratore unico Giorgia Barbera. Tutte inferiori ad un anno le altre 5 richieste di pene relative a medici, infermieri e badanti della casa di riposo Villa Clara. Il magistrato ha chiesto la concessione delle attenuanti generiche per tutti gli imputati perché, ha spiegato in aula, “la struttura era gestita male e non c’era organico sufficiente”. Le operatrici di origine ucraina Rosa Murgo e Lilia Guyda invece hanno già patteggiato le condanne.
La condanna in primo grado
Nel Novembre 2016 il Tribunale di Milano ha condannato 8 persone tra titolari, medici, inservienti e dipendenti della casa di riposo. Le pene vanno dai 2 anni agli 8 mesi di carcere. La condanna più pesante spetta all’amministratrice della struttura Clara Patti. A tutti sono stati contestati i maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti degli ospiti non autosufficienti e abbandono di incapace. Le pene sono state sospese con la condizionale. Agli anziani che si sono costituiti parte civile è stato disposto un risarcimento di 20mila euro.
La condanna in appello
Nel Gennaio 2019 la Corte di Appello assolve tutti gli imputati. Secondo la ricostruzione della Procura gli imputati si erano resi responsabili di maltrattamenti fisici e psicologici ai danni degli anziani ospiti della struttura e aveva impugnato la sentenza di primo grado ritenendo le pene troppo miti. Una ricostruzione che però è stata smentita nel secondo grado portando all’assoluzione degli otto imputati.
Come sempre La Via dei Colori Onlus ha provveduto a mettersi a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di consulenza tecnica gratuita o di un sostegno legale e psicologico specializzato in casi dubbi o accertati di maltrattamento, può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.