Reitano (ME), 25 Maggio 2016
Quattro maestre sono state accusate di maltrattamenti nella scuola elementare di Reitano in provincia di Messina. Giuseppa Calanni, Serafina Aragona, Rita Crascì e Giuseppa Lanza Cariccio sono ora indagate e vanno a giudizio.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella scuola elementare di Reitano
Nei primi mesi del 2016 i genitori notano un cambiamento negativo nei loro figli che con tenacia crescente si rifiutavano di andare a scuola o tornavano intimoriti e sempre più spesso piangenti e mortificati. Insospettiti da questi campanelli di allarme le famiglie si rivolgono al commissariato di polizia di Sant’Agata.
Secondo le ricostruzioni dei fatti, riportati su MessinaOra, prima di arrivare a richiedere l’intervento della polizia di Sant’Agata di Militello i genitori avevano provato in diversi modi a farsi ascoltare ma con l’unico risultato di essere sottovalutati o derisi.
Le intercettazioni ambientali
Le indagini sono state coordinate dal vicequestore aggiunto Daniele Manganaro e si avvalgono anche di registrazioni audio e video. Tra le immagini raccolte ci sono ben 32 episodi di violenza. Sarebbero state immortalate scene veramente raccapriccianti come per esempio un’insegnante che afferra un alunno dalla giacca trascinandolo violentemente fuori dall’aula strattonandolo ed urlandogli contro. Schiaffi sul volto a piene mani, bambini bloccati alla sedia per poi essere colpiti o che si nascondono sotto i banchi in preda al terrore. Queste sono soltanto alcune delle cose terribili che gli inquirenti hanno dovuto valutare durante l’inchiesta. Nelle intercettazioni ambientali il tutto poi è stato “condito” con frasi agghiaccianti come:
“Sei una capra, cretino, schifosi, cammina tu e tua madre pure… Un porcospino sei, un ritardato mentale, siete cosa di stare per la strada è di andarsene veramente nel carcere minorile, non siete cosa di stare con le persone perbene. Appena tu non scrivi ti vengo a prendere e ti passo con i piedi sulla pancia, vi lascio il segno addosso per tutta la vita“.
Pare inoltre che uno dei bambini avrebbe disegnato la maestra come la “moglie di Satana”.
Principale indagata risulta Giuseppa Calanni mentre le altre tre avrebbero omesso di intervenire.
Sospese tre delle quattro maestre
Il 1 Giugno 2016 il Gip del Tribunale di Patti Ugo Domenico Molina dispone le misure cautelari su richiesta del Pubblico Ministero Giorgia Orlandi. Sospensione dal servizio per un anno alla maestra Calanni ritenuta, almeno dalle immagini in carico alla magistratura, la più spietata. Altre due insegnanti invece sono state sospese per sei mesi in quanto nella gran parte dei video comparivano impassibili di fronte alle scene terrificanti. Queste ultime, interrogate in merito ai fatti, hanno largamente negato anche dopo aver saputo dell’esistenza dei video.
Nei giornali locali però in quella stessa data compaiono notizie secondo le quali il magistrato starebbe pensando ad uno “scambio di persona”. Infatti secondo il magistrato la polizia avrebbe di fatto identificato una maestra sbagliata, per altro moglie di un carabiniere di Mistretta, sede della direzione didattica a cui appartiene la scuola.
In questo clima di confusione informativa e di sorpresa generale la Direzione Didattica cerca di difendersi sul quotidiano in questione dalle accuse dei genitori.
Gli interrogatori di Garanzia
Gli interrogatori di garanzia dell’insegnante disegnata dal bambino come la “moglie di Satana” si svolgono nel Tribunale di Patti. La donna si avvale della facoltà di non rispondere e non richiede l’attenuazione della misura cautelare. L’insegnante di religione invece richiede l’attenuazione della misura e ottiene una riduzione di 2 mesi (da sei a quattro mesi). L’insegnante che invece secondo il magistrato era stata vittima di uno scambio di persona pare non essere stata raggiunta da alcuna successiva conferma o disconferma.
L’Avviso di Conclusione Indagini (ACIP)
Il 9 Febbraio 2017 Giorgia Orlando, sostituto procuratore di Patti, notifica l’Avviso di Conclusioni Indagini Preliminari (ACIP) confermando i nomi delle indagate. Serafina Aragona, originaria di S. Stefano di Camastra (moglie del carabiniere in forza alla Compagnia di Mistretta) e Giuseppa Calanni, originaria di Marina di Caronia, assistite dall’avvocato Benedetto Ricciardi. Rita Crascì, di Castell’Umberto difesa dall’avvocato Santino Trovato e Giuseppa Lanza Cariccio, di Castell’Umberto assistita dall’avvocato Carmelo Occhiuto.
Due rinvii per l’udienza preliminare
L’udienza preliminare fissata per il 7 giugno 2017 viene rinviata al 5 luglio per difetto di notifica a uno dei legali delle imputate. Ma a luglio, un nuovo rinvio. Il giudice dell’udienza preliminare (Gup) Eugenio Aliquò dispone l’aggiornamento delle parti per consentire la costituzione in giudizio del Ministero dell’Istruzione, università e ricerca in qualità di civilmente responsabile. Le istanze a costituirsi parte civile presentate dalle famiglie dei bambini vittime vengono tutte accolte dopo l’opposizione dei legali Carmelo Occhiuto e Santino Trovato, difensori di alcune maestre imputate.
Tre giudizi e un rito abbreviato
L’udienza preliminare si tiene il 5 ottobre 2017. Il GUP Aliquò rinvia a giudizio tre maestre: Giuseppa Lanza Cariccio, Rita Crascì e Giuseppa Calanni. L’udienza è fissata per il 19 marzo 2018, data in cui le imputate compariranno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Patti. Serafina Aragona invece sceglie il rito abbreviato e sarà giudicata il 6 dicembre 2017. Nel corso dell’udienza vengono formulate alcune richieste preliminari che il GUP rigetta.
Maestra assolta dal reato di maltrattamento
“Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” è la motivazione della sentenza del 25 Gennaio 2018 con cui il Gup del Tribunale di Patti, Andrea Aliquò, assolve la maestra Serafina Aragona dal reato di maltrattamento rimandando gli atti al PM affinché, eventualmente, proceda per abuso di mezzi di correzione o disciplina. Il PM Giuseppe Costa aveva chiesto per l’imputata una condanna di due anni ed otto mesi.
La perizia psichiatrica
Il processo per i maltrattamenti nella scuola elementare di Reitano prende il via il 26 Settembre 2018 dopo il rinvio di marzo. L’avv. Paolo Chicco, difensore di Giuseppa Calanni, chiede per la sua assistita la perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e di volere. Accordata dal giudice Torre l’udienza è rinviata a novembre per l’affidamento dell’incarico al consulente tecnico. Gli avvocati delle altre due maestre, che rispondono in concorso di reato per omessa vigilanza, attendono l’esito. “Se la perizia dovesse accettare l’incapacità di intendere e di volere dell’imputata, si ritornerebbe alla fase preliminare“.
Altri casi di maltrattamento in Sicilia
La Sicilia purtroppo non è nuova a questi casi. Fatti analoghi li ricordiamo nella scuola di Palazzo Adriano ed in alcune strutture di accoglienza a Trapani.
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