Vasto (CH), 21 Luglio 2016
Violenze fisiche e psicologiche erano i maltrattamenti nella casa di riposo Arcobaleno di Vasto, in provincia di Chieti, riservati quotidianamente agli anziani ospiti della struttura. L’operazione investigativa che ha portato alla luce i fatti è stata chiamata proprio “Arcobaleno” come l’RSA dove sono stati agiti.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella casa di riposo Arcobaleno di Vasto
Gli anziani ospiti della struttura avrebbero meritato cura e rispetto dai professionisti ai quali erano stati affidati. Invece si sono ritrovati spesso legati ai letti o alle loro sedie a rotelle se si lamentavano per i dolori. Oppure costretti all’orrore di essere derisi, offesi e picchiati. Gli anziani vittime dei maltrattamenti nella casa di riposo Arcobaleno hanno passato interminabili ore di vero e proprio terrore come se fossero stati ospiti di un lager.
L’Operazione Arcobaleno
Le indagini sono partite nell’Aprile 2016 a seguito di alcune segnalazioni giunte da persone che hanno assistito ai maltrattamenti. Da qui il passaggio dell’informazione alla Procura della Repubblica del Tribunale di Vasto e poi il via all’inchiesta. In questo caso, come in quelli analoghi di Vada Sabatia e dei Cedri di Nè (nei quali seguiamo diverse famiglie) o quelli di Villa Matilde e di L’Accoglienza, indispensabili sono state le intercettazioni audio e video. L’Operazione Arcobaleno, condotta dai Carabinieri di Vasto, il 21 Luglio 2016 ha portato all‘arresto cautelativo dei due titolari della struttura. Guglielmo Carmela, 48 anni, ed il convivente R.L., 58 anni. Oltre al sequestro preventivo della casa di riposo.
Le accuse: Inumani trattamenti e la morte dei pazienti
I due indagati sono accusati di maltrattamenti (572 cp), lesioni volontarie aggravate dalla successiva morte dei pazienti e abbandono di incapaci. Con gli aggravanti della futilità di motivi e delle sevizie. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dagli inquirenti, “a causa di questi inumani trattamenti alcuni ospiti, ormai in fin di vita, dopo essere stati ricoverati presso il nosocomio di Vasto, sono morti”, spiegano in una nota i carabinieri. Per riuscire a ricostruire l’intera situazione sarebbero anche state sequestrate tutte le cartelle cliniche dei pazienti all’ospedale civile di Vasto.
La condanna
Nel Giugno 2018 la titolare Carmela Guglielmo viene condannata per maltrattamenti a tre anni e sei mesi dalla Corte d’Assise di Lanciano. Assolta, invece, con formula piena, per la morte di un anziano ospite. Il compagno della titolare è deceduto nel 2017 quindi è uscito dal processo per l’estinzione del reato. L’avvocato della donna, Alessandra Cappa, annuncia un probabile ricorso in Appello.
Il Processo d’Appello
Nel Febbraio 2020 si apre il processo dinanzi ai giudici della Corte d’Appello. Al momento non è dato ancora sapere come stia andando avanti.
La Via dei Colori Onlus è a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di consulenza tecnica gratuita o di un sostegno legale e psicologico specializzato in casi dubbi o accertati di maltrattamento, può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail sos@laviadeicolori.org.